Legato e rapinato da quattro banditi

Assalto in villa: il 77enne è stato sorpreso in giardino. Giù una scarica di botte, poi il coltello alla gola

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di Elisa Capobianco

Ore 21.30 di sabato. Mario Toncelli esce nel giardino della sua villa in via Livornese est – sul confine tra Ponsacco e Perignano – per fumare una sigaretta. Dal buio spuntano all’improvviso quattro uomini. Sono incappucciati. Accerchiano il 77enne, lo imbavagliano e lo trascinano verso la porta per poi costringerlo ad aprire. I familiari sono fuori. È solo. È solo e inerme in quella tremenda lotta. Prova comunque a resistere. A convincere i banditi a lasciarlo andare. La risposta è violenta. L’ex imprenditore nel tessile e nell’edilizia, da tempo in pensione, viene immobilizzato. Gli attimi successivi sono una sequela inenarrabile: schiaffi, pugni e calci. Una scarica inflitta con una crudeltà bestiale che lo raggiunge ovunque. Torace, gambe, volto. Un dolore difficile anche soltanto da immaginare. I banditi vogliono soldi e si aspettano che ci sia una cassaforte da aprire. Ma dove? Glielo chiedono più e più volte in un italiano sgrammaticato. "Non c’è nessuna cassaforte qui". Toncelli è sincero. Purtroppo non basta. I criminali non contenti di quanto ’racimolato‘ mettendo a soqquadro le stanze – quasi 2mila euro e un orologio –, si accaniscono su quel corpo indifeso. Mentre uno dei criminali va a recuperare un coltello in cucina, un altro sradica il filo elettrico del televisore. È quella la corda improvvisata con la quale legare il malcapitato ad una colonna e continuare la tortura. Gli puntano il coltello alla gola incalzandolo sulla presenza della cassaforte che in realtà davvero neppure esiste. Sono attimi spaventosi ed interminabili. Ma intanto l’allarme invia messaggi al figlio fuori città che a sua volta avvisa il cugino: il padre non risponde al telefono, è preoccupato. Il parente, anche lui imprenditore molto noto in Valdera, si precipita alla villa. Sente del trambusto, lo chiama a gran voce e in tutta risposta Toncelli gli urla di non avvicinarsi perché ci sono i ladri. Un momento dopo arrivano anche i carabinieri. Il pensionato verrà trovato sotto choc ancora legato alla colonna. Immediato il trasferimento in ospedale Lotti. Per lui tre costole rotte e contusioni varie. Degli spietati rapinatori nessuna traccia: qualcuno li vede svanire tra la boscaglia, direzione Poggini. Le indagini dei militari della compagnia di Pontedera però non si fermeranno.