"Troppo lavoro per il super batterio"

Protesta del sindacato infermieri dopo la creazione di un reparto ad hoc per i pazienti affetti dal New Delhi

Ospedale

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Pontedera, 8 novembre 2019 -  Una situazione «esplosiva» fra i padiglioni dell’ospedale Lotti. Una denuncia che porta la firma del sindacato Nursind, per il quale «la faccenda è sempre più difficile – spiega la sigla sindacale degli infermieri – dopo la creazione di un reparto ad hoc per i pazienti colonizzati dal batterio New Delhi. Non si può pensare di affrontare l’emergenza New Delhi senza aumentare il personale infermieristico e Oss, sia in medicina che in pronto soccorso, affinché siano limitati i disagi dei pazienti e lo stress lavorativo del personale, nonché per limitare le possibilità di diffusione del batterio responsabile dell’infezione».

Dunque, al Lotti si sta scatenando un sovraccarico di lavoro per il personale infermieristico a causa del batterio-killer che sta colpendo a tamburo battente un po’ tutta la Toscana. Secondo il sindacato, in pronto soccorso hanno «stazionato in barella pazienti per 72 ore in attesa di ricovero». Anche in pronto soccorso, «il personale è sotto organico».  

«Il reparto per il New Delhi è stato ricavato in una delle due medicine e risulta a tutti gli effetti un reparto di malattie infettive senza averne né le caratteristiche strutturali, né una dotazione organica di personale infermieristico e Oss adeguata alle esigenze assistenziali dei pazienti infetti – la denuncia di Nursind tocca le corde di una protesta che si alza dal cuore dell’ospedale di Pontedera - Non è limitandosi a fornire camicini monouso e guanti come unica precauzione al personale e un paravento che delimita e divide il reparto «normale» dal reparto con i pazienti infetti, che si può affrontare l’emergenza New Delhi, un’emergenza che vede ricoverati nel reparto dedicato una media di dodici pazienti infetti con punte di quindici. L’azienda ad oggi ha ritenuto di aumentare il personale infermieristico di una sola unità (da agenzia interinale) solo la mattina e il pomeriggio, portando a tre gli infermieri presenti. Ma la notte la gestione dei 42 pazienti ricoverati in medicina (compreso il reparto New Delhi) continua ad essere assicurata da due soli infermieri e un Oss, come se l’assistenza ai pazienti infetti la notte non necessitasse delle stesse tempistiche e precauzioni del giorno. Questa discrepanza – conclude Nursind - crea una situazione che mette a dura prova gli infermieri che lavorano durante la notte, e che lamentano uno stress lavorativo importante». © RIPRODUZIONE RISERVATA