Ladri in chiesa a mani vuote, ma fanno lo spuntino con il rinfresco

Montescudaio, in cerca di tesori inccappano invece nel cibo e nel vino rimasti dai festeggiamenti per la sagra paesana

Carabinieri

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Pontedera, 9 ottobre 2019 - A mani vuote ma a pancia piena e, forse, con un’alta quantità di alcol in circolo. Prima di dileguarsi nel nulla e di diventare fantasmi nella notte, hanno allungato le mani sugli avanzi di un rinfresco imbandito dalla parrocchia di Montescudaio durante la festa del vino. Pietanze e bottiglie di rosso che erano state ricoverate nella chiesa, luogo che qualche ignoto ha violato a caccia di tesori da racimolare, incappando invece nel cibo e nel vino rimasti dai festeggiamenti per la sagra paesana. Tutto spolverato in men che non si dica.

I fatti risalgono alla notte fra domenica e lunedì: siamo a Montescudaio, come detto, dove una banda armata di pala ha forzato la porta del salone parrocchiale adiacente l’abbazia di Santa Maria Assunta. Entrare, quindi, è stato un gioco da ragazzi: la pala usata come leva ed ecco che gli ignoti si sono intrufolati nelle stanze della chiesa. Hanno rovistato ovunque, cercando i soldi delle elemosine o qualche prezioso custodito nel luogo di culto.

Niente da fare. Ecco quindi che le attenzioni si sono soffermate sui resti di un banchetto (cibo e due bottiglie di vino) preparato in occasione della storica festa che celebra il rosso di Montescudaio. Non hanno perso tempo e si sono accaniti sul buffet, scolandosi pure le due bottiglie di rosso. Poi sono sgattaiolati via, inghiottiti dal buio pesto della notte. A denunciare il fatto, è stata la parrocchia di Montescudaio, che ha messo in allerta la stazione dei carabinieri di Guardistallo.

Con tutta probabilità non si tratta di una banda di ladri seriali, né di una gang specializzata in furti: non è infatti da escludere che si tratti di qualcuno che, quella sera si trovava in paese per la festa del vino. Qualcuno che, forse, ha alzato un po’ troppo il gomito durante la serata che ha omaggiato il vino Doc e che, con la complicità dei fumi dell’alcol, si è lasciato trascinare da una bravata non certo colossale, ma degna di una bella tirata d’orecchie.

Nella zona non vi sono telecamere che possano venire in aiuto per dare un volto e un nome agli artefici dei fatti. La chiesa e la strada non hanno occhi che sorvegliano movimenti o persone sospette. Il danno principale riguarda la porta scardinata per addentrarsi nel salone parrocchiale. Ma, a conti fatti, l’ammontare è di poche centinaia di euro.