"La scuola insegni a risparmiare"

Caro bollette, la ricetta dell’assessore all’Istruzione "Piccoli gesti per ridurre i costi anche negli istituti"

di Ilenia Pistolesi

Il lockdown energetico pone nuovamente l’universo scuola di fronte a una scia di dilemmi: come risparmiare a fronte di un aumento in bolletta? Ne parliamo con l’assessore all’istruzione Viola Luti.

Assessore, il Comune si è ritrovato con aumenti in bollette del 110%. Come può essere affrontata questa nuova crisi che, dopo la pandemia, non risparmierà nessuno?

"Nessuno ha soluzioni a breve o a portata di mano. Intanto resto convinta del fatto che non potessimo tornare all’utilizzo della Dad anche per un solo giorno a settimana. La scuola in presenza è fondamentale, e lo abbiamo sperimantato durante le ondate pandemiche. Inoltre i risparmi prodotti sarebbero stati esigui. Credo servano due ricette: educazione e buon senso".

Ci spieghi.

"L’ipotesi sussurra di diminuire la temperatura di un grado anche a scuola, ma dobbiamo mantenere i servizi educativi con temperature sopportabili. Servono azioni collettive di responsabilità, un senso civico verso il bene pubblico: se a casa spegniamo la luce per risparmiare, altrettando dobbiamo fare in un contesto scolastico. Quindi, sfruttare il più possibile la luce solare e mettere in campo una serie di accortezze che potrebbero generare qualche minimo risparmio in bolletta".

Insomma, adottare quei comportamenti che ci accompagnano in casa, anche quando ci troviamo a scuola.

"Esatto. E aggiungo: spegnere le Lim, non dimenticare come detto le luci accese, chiudere le finestre compatibilmente con le necessità di areare gli spazi per le norme Covid. Parlo di piccole attenzioni che spesso per abitudine non abbiamo, ma che possono arginare in parte il problema. E penso poi agli istituti superiori, ospitati in palazzi storici o comunque in sedi grandi, con enormi corridoi, finestre in legno, soffitti alti, aule di laboratorio. In queste scuole la dispersione di calore può essere ancor più massiccia, i costi sono già notevoli e per questo servono azioni che possano limitare ogni tipo di spreco. Perché un piccolo spreco, sommato a altri sprechi, alla fine genera un danno significativo".