La Pira e la crisi del Pignone Il Teatro del cielo e la politica Debutta Dramma industriale
"Dramma industriale. Firenze, 1953" è il titolo del nuovo spettacolo di Giovanni Ortoleva, per la drammaturgia di Riccardo Favaro, dedicato alla figura di Giorgio La Pira, il sindaco santo di Firenze, che andrà in scena in prima nazionale stasera a a San Miniato in occasione della 72ma Festa del Teatro. In piazza Duomo si ripete, dunque, quel grande evento che dal 1947 è il Teatro del Cielo.
Un teatro che interroga le coscienze e pone l’uomo davanti ai grandi interrogativi dell’esistenza. Prodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale (coproduttore dal 2017 dei titoli presentati alla Festa del Teatro) con Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Nazionale e Dramma Popolare di San Miniato, la piéce è incentrata su La Pira, per tre volte sindaco Dc del capoluogo toscano, che viene ricordato soprattutto per le sue politiche di giustizia sociale e per le sue battaglie a fianco dei più deboli. Nell’autunno del 1953, infatti, più di 2mila operai, tutti assunti presso lo stabilimento fiorentino del Pignone, rischiano il licenziamento per la chiusura dello fabbrica e La Pira prende pubblicamente le parti degli operai, asserragliati nei locali dell’officina e compatta un fronte politico e civile che punta a salvare prima di tutto i posti di lavoro. Sarà l’Eni di Enrico Mattei a tendere la mano al sindaco, rilevando lo stabilimento. Lo spettacolo mette in scena i turbamenti privati di La Pira, diviso tra l’impegno politico e spirituale per la vertenza della fabbrica e l’eco delle accuse di socialismo rivoltegli da ambienti democristiani e liberali. Questo il cast: Christian La Rosa, Stefano Braschi, Marco Cacciola, Stefania Medri, Edoardo Sorgente. Assistente alla regia Alice Sinigallia. Scenografia di Federico Biancalani, musiche Pietro Guarracino e costumi Graziella Pepe.
La prima nazionale assoluta, come da tradizione, va in scena nella serata organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e banca Credit Agricolle che sostegno in modo determinante il Dramma Popolare. Poi repliche fino al 26.