"La discoteca? Sta resistendo, anzi rilancia"

Il mondo della notte in sofferenza per la chiusura prolungata. Boccaccio: "Smentiamo la vendita. E abbiamo dei progetti"

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di Luca Bongianni

Resta in silenzio, ad aspettare, il mondo della notte che in Valdera, come in tutta Italia, attende in stand-by momenti migliori per iniziare anche solo a riprogrammare un’eventuale riapertura. Da nove mesi, ma i tempi si prolungheranno anche oltre un anno, i locali restano chiusi, costretti a rinunciare ad ogni tipo di incasso ed a sostenere, comunque, delle spese. Resiste il Boccaccio Club al Centro Torretta White, forte di 43 anni di una storia prestigiosa e di successo nel mondo della notte in Valdera e in tutta la Toscana. "Ogni mese ci sono spese da affrontare ma abbiamo ricevuto un contributo a fondo perduto dallo Stato che ci permette di coprire una parte di queste spese e di andare avanti, in ogni caso resistiamo, nella speranza di riaprire non appena ci saranno le possibilità" spiega Edilio Pellinacci, smentendo così anche tutte quelle voci che si erano fatte insistenti sul passaggio di proprietà del Boccaccio. Anzi, la famiglia Pellinacci ha deciso di scommettere ancora sul Centro Torretta White di Calcinaia puntando su una novità. Appena ci saranno le condizioni verrà inaugurato il nuovo ristorante "Tabasco 6" dove fino a due anni e mezzo fa c’era il Calandrino.

Un nuovo modello ristorazione con la volontà da parte dei titolari di creare un esclusivo punto di riferimento in provincia. Un locale che aprirà nel tardo pomeriggio e che resterà attivo fino a notte inoltrata con drink abbinati al food, una cucina tradizionale rivista in chiave moderna dai giovani chef che saranno ai fornelli. "Siamo pronti, aspettiamo solo di poter inaugurare in sicurezza – dice Pellinacci – sicuramente apriremo prima il nuovo ristorante della discoteca che prima di ottobre o novembre del prossimo anno credo non possa riaprire in sicurezza. Anche la prossima estate penso che non possa essere vissuta al cento per cento se permarrà ancora il distanziamento".

Durante lo scorso periodo estivo ha provato ad organizzare serate all’aperto, con tutte le restrizioni del caso, Paolo Bova, titolare dell’Area Gens e della discoteca al chiuso Time di Gello. "Non credo sia possibile immaginare un’altra estate come quella passata, con tantissime restrizioni e più costi che guadagni" racconta. E Bova pensa ad un’idea da proporre alla Silb, l’associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo. "Per poter anticipare di qualche mese la riapertura di locali da ballo o delle discoteche potremmo pensare ad una campagna di sensibilizzazione per i giovani per cui potrà entrare in discoteca solo chi ha fatto il vaccino – l’idea di Bova –. Sappiamo bene che ai giovani non si può parlare in termini troppo istituzionali. Ecco, questa sarebbe una buona arma di diffusione del vaccino nelle fasce di età che altrimenti resterebbero escluse e si parla comunque di 7-8 milioni di ragazzi e ragazze. Un bene per loro e per le loro famiglie e allo stesso tempo per i locali che potrebbero aprire con un po’ di tempo di anticipo". Un mondo, quello della notte, che potrebbe essere cambiato per sempre.

"Resteranno strascichi di questa pandemia e cambierà il modo di vivere locali e discoteche – il pensiero di Tristano Baldanzi del Black Silk e del nuovo locale estivo Golena d’Era – sarà un’altra estate difficile e credo che sarà giusto riaprire, spero presto, quando non ci saranno più restrizioni e limiti di orari altrimenti sono più i costi per le attività dei guadagni".