ORENANO
di Carlo Baroni
I misteri di Corte Nardi. Le testimonianze dei vicini, sentiti più e più volte, ed i relativi riscontri sotto la lente degli inquirenti. Le villetta, gli annessi che la circondano, un capanno, il bagaliaio di una macchina, passati al setaccio. Le indiscrezioni su quel lungo soprallugo della Squadra Mobile – era presente il magistrato che coordina le indagini, Egidio Celano – del dicembre scorso quando, ad un certo punto, il vicinato sentì battere come se si cercasse qualcosa dentro un muro dove prima c’era un camino. Sono alcune della tappe del giallo che avvolge la scomparsa di Khrystyna Novak, la 29enne ucraina divenata un fantasma poche ore dopo l’arresto del fidazato – il 41enne imprenditore nel settore delle pelli a Fucecchio – nell’ambito di un inchiesta per armi e droga.
La trasmissione Chi l’ha visto, nell’ultima puntata, le faso delle indagini su questo mistero iniziato la sera di Halloween, le ha ripercorse tutte anche attraverso le testimonianze dei vicini. Come quella di Giuseppe che noi avevamo intervistato pochi giorni dopo la scomparsa della giovane. "Hanno guardato tutto e dappertuttto – ha confermato l’uomo – . La mia idea è che la ragazza fosse d’accordo con qualcuno e che passando, da dietro, sia andata via". Per la Procura di Pisa, però, la ragazza non si è allontanata volontariamente. La prima indagine infatti è per sequestro di persona contro ignoti. E ora, da due settimane, s’indaga anche per omicidio volontario (fascicolo sempre contro ignoti). E questo cambiamento sarebbe arrivato quando sono state tirate le somme di quel sopralluogo – nell’ambito del quale la polizia avrebbe sequestrato qualcosa – a cui era presente anche il findazato della 29enne, scortato dalla pentitenziaria. Lui, del resto, era l’unico a poter dire cosa cosa poteva mancare nella casa, o se era stato spostato qualcosa. Ma perchè qualcuno avrebbe dovuto uccidere Khrystyna? La scomparsa potrebbe essere legata ai traffici del fidanzato? Sono gli inquietanti interrogativi che avvolgono la vicenda.
Dai contorni complesi fin dalle prime battute delle indagini per quel via vai di persone che i vicini – che, in trasmissione, hanno riferito come per tutta questa storia "nella corte c’è molta tensione" – sostengono di aver visto quando la ragazza non c’era più, ma non era ancora ufficialmnente scomparsa e la villetta non era sotto sequestro: le persone entrate nella casa sarebbero state tutte sentite dagli iinquirenti. Anche le amiche che portarono via il volpino della ragazza. mancherebbe da sentire un uomo. Ora, sotto la lente, c’è anche la wifi della casa che potrebbe documentare passaggi e presenze attravreso i cellulari che ha agganciato nelle ore avvolte dal mistero.