Vanessa è incinta, la Misericordia la assume

"Il posto fisso è un miraggio, sono fortunata". Vanessa Demurtas, 30 anni, è in attesa di una bimba. Il sogno di un futuro in associazione a Castelnuovo Valdicecina è realtà

Monica Panerati, Martina Sebastiani, Vanessa Demurtas e Massimo Ciampi

Monica Panerati, Martina Sebastiani, Vanessa Demurtas e Massimo Ciampi

Castelnuovo Valdicecina (Pisa), 13 agosto 2022 - I delicati paradigmi economici composti, sillaba dopo sillaba, dal caro prezzi, il Covid e dal conflitto bellico in Ucraina, non fiaccano la Misericordia di Castelnuovo Valdicecina, che si lancia verso una sfida professionale che darà solidità a tre ragazze del posto. Di cui una in procinto di dare la vita al suo primo bebè. L’associazione, dallo scorso primo agosto, rilancia e assume tre donne del paese, che già davano manforte alla Confraternita prima attraverso il servizio civile, poi con un contratto stipulato dalla Misericordia part time. Adesso sono entrate nella pianta organica come lavoratrici a tempo pieno e indeterminato. Coraggio a iosa e un grande cuore che batte in un momento in cui un’assunzione è più faccenda da iperuranio che materia terrestre.

"Sono stata fortunata – racconta Vanessa Demurtas, la lavoratrice 30enne incinta di una bimba – Mi hanno dato fiducia, e quando tornerò al lavoro la contraccambierò. Non è così scontato assumere una ragazza incinta e ora mi sento più sicura per il futuro della mia bimba".

"Un atto di reciproca fiducia – aggiungono Martina Sebastiani e Monica Panerati, le altre due donne assunte dalla Misericordia – ed è un gesto importante, perché in zone periferiche come le nostre spesso il posto fisso è un miraggio".

"Abbiamo preso questa decisione con la cooperazione degli avvocati Umberto Ghilli e Samuele Michelagnoli ed il supporto sindacale della Cisl – spiega il governatore della Misericordia Massimo Ciampi – Si parla di tre giovani che vivono nel paese, che hanno dimostrato grande voglia di fare, dal servizio civile in poi".

E assumere a tempo indeterminato una donna che sta per partorire è perla rara di questi tempi...

"Sarebbe stato discriminatorio il contrario, mandarla via perché aspetta un bambino. Dispiace vedere giovani donne che si apprestano a diventare mamme, perdere il lavoro perché incinta. E poi stiamo parlando di una bravissima lavoratrice".

Come le altre due donne che, dal servizio civile, si sono viste catapultare un contratto come si deve.

"Se lo meritano. Perché, ripeto, hanno dimostrato un grande attaccamento al lavoro, sin dal primo giorno che hanno indossato la nostra divisa per il servizio civile".

E dal servizio civile la Misericordia le ha assunte.

"Esatto, dopo il servizio civile abbiamo assunto le ragazze, ma con un contratto part time. Si sono occupate di tutto, dai servizi sanitari a quelli sociali, fino a toccare ogni lato organizzativo".

E poi?

"E poi siamo passati dal primo agosto alla stabilizzazione".

Cosa ha comportato?

"Una delle tre ragazze a breve sta per avere un figlio. E abbiamo pensato: abbiamo copertura economica, e dobbiamo dare un futuro a queste giovani. Ma c’è di più. Qualora l’Inps non riconocesse alla nostra lavoratrice incinta la modifica del contratto a livello economico nel periodo di congedo per maternità, sarà la Misericordia ad accollarsi le spese e coprire l’eventuale retribuzione mancante prima di rientrare al lavoro".