Incidente mortale sul terzo ponte, automobilista condannato a 2 mesi

Si è concluso in tribunale il processo per la morte di Germano Amodeo (63 anni), avvenuta nel 2015 sul terzo ponte

Scese subito dalla macchina, disperato. Si fermò per correre verso l’uomo volato dallo scooter dopo l’urto. Ma Germano Amodeo, 63 anni, di Vinci, non dà cenni di vita. Morì dopo l’impatto tra il suo Burgman 250 e l’Audi A 3 condotta da Danio Gori, 58 anni, di Agliana in provincia di Pistoia per il quale ieri si è concluso il processo a suo carico per omicidio colposo davanti il giudice del tribunale di Pisa Antonella Frizilio. L’imputato era difeso dall’avvocato Alberto Vanni di Firenze. Il giudice all’esito della discussione, valutati tutti gli elementi emersi dall’istruttoria dibattimentale che ha scandagliato a fondo la dinamica del sinistro, ha condannato Gori a due mesi di reclusione con la concessione della sospensione condizionale della pena. Il pubblico ministero Massimiliano Costabile aveva concluso la requisitoria chiedendo una sanzione più severa: un anno e quattro mesi di reclusione. Era il 2015 quando accade il grave incidente e Germano tornava a casa dopo il lavoro.

Quel giorno, invece, fu la vittima dell’ennesimo incidente al Terzo Ponte: stava percorrendo viale Europa per raggiungere la superstrada; ogni giorno veniva in Valdera per lavoro perché era dipendente di Comet. Il dramma avvenne tra viale Europa e via del Romito: di fatto una manciata di metri di asfalto bagnati troppe volte dal sangue.L’automobilista di Agliana e alcuni passanti furono i primi a prestare aiuto allo scooterista. Il 118 di Pisa intervenne sul posto con un’ambulanza e l’automedica: ma ogni tentativo di strappare il 63enne alla morte si rivelò vano. I rilievi di rito e di legge vennero effettuati dalla polizia municipale.

Carlo Baroni