
Un’immagine dell’ultima edizione
Fuoco incorciato sulla mostra del tratufo. Se forza Italia parla di flop, la Lega rincara la dose. "La mostra – spiega una nota – ha mostrato, ancor più delle passate recenti edizioni narcotizzate dall’onda lunga del Covid che ne aveva limitato lo sviluppo, una totale assenza di idee e soluzioni innovative. Abbiamo assistito solo ad uno stanco riproporsi di un format che dura da decenni". Cos’è successo? "Sono mancate soluzioni innovative capaci di attirare l’interesse e la curiosità dei visitatori, unico buon viatico per le future edizioni – dice il Carroccio –. Nuove idee, nuovi eventi collaterali oltrechè una nuova strutturazione degli stand sono elementi indispensabili per attrarre visitatori, ancor più in presenza di una contenuta produzione del prezioso tubero. Invece niente di tutto ciò abbiamo visto, e i pienoni di un tempo sono solo un ricordo".
Altra situazione problematica, secondo la Lega, è stata la reiterazione di un unico punto di partenza dei bus navetta, nella modalità già adottata l’anno passato. "Un unico punto di partenza ha penalizzato pesantemente i visitatori costringendoli ad interminabili file e lunghissime attese – si legge – , con la conseguenza che molti vi hanno rinunciato e alcuni che fisicamente se lo potevano permettere hanno raggiunto faticosamente a piedi il capoluogo, ma dubitiamo che l’anno prossimo avranno voglia di replicare la scalata. In conclusione l’unica fermata prevista non si è rivelata come un grande incoraggiamento a frequentare le future edizioni della mostra. Senza contare il costo del biglietto del bus navetta che è diventato eccessivo". "Un unico punto di partenza collocato in zona periferica - certamente non invitante per i visitatori - ha avuto anche effetti assolutamente negativi per le attività economiche di San Miniato Basso – l’affondo dei leghisti – che nei weekend della mostra hanno visto la frazione traformarsi in un deserto, senza ricevere alcun indotto positivo dall’evento che si svolgeva a poche centinai di metri. La mostra del tartufo può e deve essere un volano economico per tutto il territorio e la logistica dell’evento deve tenerne conto. I punti di partenza della navetta e di accesso non devono essere decentrati in zone eccessivamente periferiche, devono essere molteplici e debbono coinvolgere più frazioni, inclusa Ponte a Egola da sempre emarginata da questo evento".
C. B.