Il giallo dei cavalli rapiti a Staffoli, chieste due condanne

I campioni scomparvero nel 2017. Processo per tentata estorsione e ricettazione: il pm ha chiesto 2 anni per Esposito e 5 anni per Scardi

Il mistero su che fine abbiano fatto, a questi punti, è probabilmente destinato a restare. Ma il processo sul giallo dei cavalli campioni rapiti a Staffoli ha subito un’accelerata dopo essersi a lungo incagliato in vari rinvii. Ieri davanti al giudice del tribunale di Pisa Grieco sono stati sentiti gli ultimi due testimoni, e il pubblico ministero Fabio Pelosi ha fatto la requisitoria ritenendo provato l’impianto accusatorio a carico dei due imputati: 2 anni di reclusione è la richiesta di pena, si apprende, per Pasquale Esposito, 71 anni, di Napoli, accusato di tentata estorsione; 5 anni di reclusione, invece, la pubblica accusa li ha chiesti per Francesco Scardi, 70 anni, di Canosa di Puglia, accusato sia della tentata estorsione che di ricettazione.

Alla prossima udienza, a metà maggio, la parola toccherà prima alla parte civile, rappresentata dalla avvocato Nicola Zanin del foro di Roma, e poi alle arringhe dei difensori. Unicka e Vampire Danny scompaiono in una piovosa notte di marzo 2017. Appartengono ai coniugi Giovanna e Gianluca Lami, che operano nel settore della pelle. Unika, veloce e biondissima, era la cavalla con la quale tutta l’ippica sognava di tornare ai fasti di successi internazionali.

Con lei i rapitori si prendono anche il maschio, Vampire Dany, promessa della sua generazione. Successe alla scuderia Wave di Staffoli, uno dei più attrezzati centri di allenamento. Le indagini partirono spedite da parte dei carabinieri di San Miniato. Il caso si rivelò subito complesso, con intrecci da "spy story", tra strani abboccamenti, linguaggio criptico, richieste di riscatto, le foto dei cavalli in posa con il giornale come nel copione di un sequestro nell’Italia degli anni ’70. Il plico partì da Napoli, fu intercettato dai carabinieri.

Questo segnò un importante passo avanti nell’inchiesta. Nel frattempo Lami si spese tantissimo per ritrovare i "campioni". Andò anche ad onorare una richiesta di riscatto nel napoletano: ci fu la consegna di 50mila euro e la loro restituzione perché c’era stata un’incomprensione. I soldi dovevano essere molti di più. Le indagini presero un nuovo impulso e portarono la Procura di Pisa tra la zona di Napoli e Canosa di Puglia; scattò il blitz: un’operazione con la quale gli inquirenti sperarono di trovare i cavalli. Fu trovata la stampante e il giornale che compariva nella foto. Ma di Unika e vampire Dany nessuna traccia. In due finirono prima indagati e poi a processo per il giallo di Staffoli che, tra poco più di un mese, arriverà al capolinea del primo grado di giudizio.

Carlo Baroni