CARLO BARONI
Cronaca

Il centro storico fra disagi e lavori: "Sacrifici per una città più bella"

Il consigliere Dem Baldi difende l’amministrazione: "I commercianti vedranno valorizzate le proprie attività"

E’ sempre in primo piano il dibattito sul futuro del centro storico, fra lavori impattanti, frane da risolvere e vivibilità per commercianti e residenti

E’ sempre in primo piano il dibattito sul futuro del centro storico, fra lavori impattanti, frane da risolvere e vivibilità per commercianti e residenti

Sono mesi, questi, nei quali il centro di San Miniato è al centro del dibattito. Sia politico, ma anche fra cittadini e amministrazione comunale. È un anno complesso e particolare, questo, per San Miniato: le frane, il Cencione chiuso da mesi, la via Catena ferita dallo smottamento, il maxi cantiere in centro storico, estremamente impattante sulla vita dei residenti e delle attività commerciali. Mesi di difficoltà e di polemiche nei quali abbiamo registrato interventi e prese di posizione da destra a sinistra.

Oggi interviene Simone Baldi, sanminiatese, consigliere comunale da un anno, che vive in centro e che ha scelto di condividere con i cittadini alcune considerazioni. Per guardare avanti.

"Il centro storico di San Miniato sta vivendo una trasformazione profonda, e non si tratta solo di restyling urbano. È in corso una vera rigenerazione, che coinvolge cittadini, commercianti e amministratori in un percorso fatto di ascolto, scelte tecniche e visione condivisa", scrive Baldi ammettendo che i disagi quotidiani sono reali e le lamentele comprensibili. "Alcuni rallentamenti sono inevitabili e fisiologici, non voluti né sottovalutati – spiega –: derivano dalla complessità delle opere, dalla necessità di garantire sicurezza, tutela storica e qualità degli interventi. Ma anche le forme di dissenso, civili e responsabili, non sono ignorate. L’amministrazione ne prende atto, se ne fa carico, e le integra nel processo decisionale con spirito collaborativo e rispetto".

"Accanto al rinnovamento estetico, non sono stati dimenticati gli interventi infrastrutturali più strategici, come la riorganizzazione dei parcheggi, il potenziamento della mobilità sostenibile, la gestione equilibrata della movida serale. Perché vivere il centro non significa solo ammirarlo, ma poterlo abitare, lavorare, frequentare in serenità e sicurezza – precisa –. Cambiare una lampadina sotto un chiostro non è semplicemente svitarla, così come sistemare una piazza non è solo posare pietre nuove: ogni azione porta con sé autorizzazioni, compatibilità architettoniche, verifiche tecniche e scelte coerenti con l’identità storica del luogo".

Poi conclude: "I commercianti vedranno valorizzate le proprie attività in un contesto finalmente armonico, attrattivo, ordinato. I residenti vivranno in una città più accessibile, curata e dinamica. San Miniato sta costruendo, con pazienza e determinazione, il suo domani. Il centro storico sarà più vissuto, più intelligente, più vicino alla sua gente. Passo dopo passo".

Resta l’attesa.

C.B.