Griffe contraffatte, scoperta filiera del falso. A capo una storica azienda tessile

Operazione della Guardia di finanza di Pisa nata da un sequestro in un negozio di Pontedera

Le Fiamme gialle con il materiale sequestrato

Le Fiamme gialle con il materiale sequestrato

Pontedera, 5 febbraio 2019 - Quegli orecchini, quelle borse e quei capi d'abbigliamento contraffatti scovati in un negozio di abbigliamento nelle vie dello shopping pontederese aveva insospettito la Guardia di finanza.

Le Fiamme Gialle avevano trovato prodotti contraffatti delle griffe più note: Chanel, Gucci, Yves-Saint-Laurent, Louis Vuitton e Fendi.

PArtendo da questo sequestro, i militari sono arrivati a due laboratori artigianali, a Pistoia e Ferrara, a un negozio di vendita all’ingrosso a Firenze e a un’impresa tessile, con sede a Reggio Emilia, considerati il primo anello della catena della produzione del falso. Le perquisizioni nei laboratori dei due artigiani, che disegnavano e creavano i modelli di orecchini e altri articoli di bigiotteria riportanti i marchi di Chanel e Louis Vuitton, hanno permesso di sequestrare, oltre ai prodotti falsi, anche un computer, agende e appunti, le cui analisi sono servite a ricostruire il giro d’affari e a proseguire le indagini.

In questa operazione, le Fiamme Gialle pisane sono riuscite a ricostruire l’intera catena della produzione. Infatti non solo sono stati individuati il deposito e i laboratori artigianali, ma anche il primo anello della filiera: una storica azienda tessile che produceva parte dei capi sequestrati. Per accertare la falsità dei prodotti sono state necessarie accurate perizie a testimonianza dell’alta qualità della merce e dell’elevato livello organizzativo dei soggetti coinvolti nella frode. Sequestrati anche campionari di vecchie produzioni e quelli della prossima stagione estiva, per la quale la produzione dei capi contraffatti sarebbe stata avviata a breve.

Complessivamente, le attività hanno permesso di sequestrare oltre 15mila capi contraffatti, circa 100 tra attrezzi da lavoro ed utensili, chiudere due laboratori e individuare le aziende e le ditte che producevano e commercializzavano i prodotti, nonché di denunciare alle Procure competenti sette soggetti ritenuti responsabili di contraffazione dei marchi e commercio di prodotti con segni falsi.