Morto in Fipili nell'incidente sulla Ferrari: chi era Giulio Braghieri

La tragedia in provincia di Pisa. L'imprenditore lascia una figlia

La Ferrari distrutta e, nel riquadro, la vittima

La Ferrari distrutta e, nel riquadro, la vittima

Cascina (Pisa), 6 giugno 2021 - La tragedia si è consumata poco prima della mezzanotte tra venerdì e sabato lungo la Fi-Pi-Li in direzione Firenze, tra lo svincolo di Navacchio e quello di Cascina, in prossimità di quest’ultimo. Qui ha perso la vita Giulio Braghieri, 56 anni di Calcinaia, che al momento dell’impatto si trovava alla guida di una bellissima Ferrari F355.

Secondo una prima ricostruzione il bolide rosso, per cause in corso di accertamento, ha sfondato la barriera e il 56enne al volante, è morto incastrato tra le lamiere. Inutili i soccorsi per cercare di strapparlo alla morte: l’intervento dei vigili del fuoco è servito solo a liberare il corpo senza vita dell’imprenditore.

La Ferrari di Braghieri, si apprende, procedeva in direzione Firenze – approfondimenti e riscontri sono ancora in corso – per poi urtare violentemente il guardrail laterale, forse dopo un primo rimbalzo su quello centrale, rimanendo incastrata. Ma, appunto, le indagini sono ancora in pieno svolgimento.

 

Ferrari distrutta

Braghieri era discendente di una famiglia di imprenditori molto conosciuta, di grande prestigio e che ha scritto pagine importanti della storia del territorio, ma anche e soprattutto del lavoro e dell’eccellenza toscana. Giulio Braghieri era figlio di Enrico Braghieri, morto nel 2013, e di Giuliana Ferrucci, sorella di Silvano Ferrucci, fondatore della Pistoni Asso, oggi Asso Werke, di Fornacette.

Anche Giulio Braghieri aveva lavorato in Asso Werk fino alla metà degli anni duemila occupandosi della parte commerciale e del mercato nord americano. In seguito era diventato titolare di una società attiva nel noleggio di auto di lusso e d’epoca per eventi e spot pubblicitari di Pontedera.

Anche Giulio, con interessi che spaziavano in svariati campi professionali, così com’era stato per il padre – ricordato per la spiccata umanità e per l’impegno nel mondo del volontariato – si distingueva per la passione e lo spirito di innovazione che sapeva portare avanti in ogni progetto.

Braghieri, come il padre, era un lionista. Era stato fondatore e membro del consiglio del Lions Club Pisa Certosa, nel quale ha portato il grande spessore umano che lo contraddistingueva sia nella solidarietà che nell’impegno della vita professionale. Studi in economia, era appunto anche un grande appassionato di auto di lusso sia moderne che d’epoca. Giulio Braghieri, lascia la moglie, la figlia che ancora deve compiere 18 anni, la madre, un fratello e una sorella. La notizia della sua morte ha destato vasto cordoglio.