"Pronti ad andare a Roma". La Valdicecina alza i toni

Geotermia e gli incentivi negati, vertice dell’Osservatorio

Da sinistra Macchioni consigliere Monteverdi, Findazi consigliere Pomarance, Ferrini sindaco Castelnuovo, Martignoni sindaco Pomarance

Da sinistra Macchioni consigliere Monteverdi, Findazi consigliere Pomarance, Ferrini sindaco Castelnuovo, Martignoni sindaco Pomarance

Pomarance (Pisa), 19 febbraio 2019 - Un blitz dei sindaci, a sorpresa, al dicastero di Luigi Di Maio a Roma che continua ad ignorare le richieste d’incontro dei primi cittadini geotermici e, se non bastasse, si preparerà una nuova mobilitazione sul territorio. Dopo mesi di lettere, manifestazioni e proteste non si ferma la battaglia in difesa della geotermia, esclusa dal governo nel decreto Fer 1 dagli incentivi alle energie rinnovabili e probabilmente anche dal futuro Fer 2, almeno per quanto riguarda quella tradizionale. Ieri pomeriggio a Pomarance una riunione dell’Osservatorio economico dell’Alta Valdicecina dove i sindaci di Pomarance, Castelnuovo e Monteverdi, sempre più preoccupati per il futuro della terra del vapore, i sindacati e il movimento GeotermiaSì hanno discusso le prossime mosse. La prima sarà una lettera dei sindaci geotermici a tutti i capigruppo delle forze politiche di Camera e Senato per spiegare la situazione e chiedere un incontro e un’altra missiva anche ai segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil affinché inseriscano nella vertenza nazionale il capitolo geotermia e rinnovabili.

«Adesso basta, veramente ci sentiamo presi in giro: se il governo continuerà a non risponderci piomberemo noi al ministero dello sviluppo economico con le fasce tricolori – tuona il sindaco di Pomarance Loris Martignoni – Tenteremo ancora altre strade di apertura verso il ministero scrivendo anche a tutte le forze politiche del parlamento, ma se il Mise non ci darà attenzione, allora a breve andremo a trovarli noi. Non diremo né quando né come, ma dopo le ripetute lettere e richieste d’incontro, a sorpresa faremo ciò che serve per avere attenzione, poi vedremo cosa succede». E se anche l’incursione romana dei sindaci del vapore fallisse, di comune accordo tra sindacati, amministratori, GeotermiaSì e società civile, il territorio si preparerà ad altre mobilitazioni. Tra le ipotesi una serrata generale anche dei negozi, uno sciopero, azioni eclatanti di protesta, coinvolgendo tutti i Comuni geotermici e da costruire con la sensibilizzazione dei cittadini e assemblee pubbliche nella zona, alle quali si sta già lavorando. «La situazione sta peggiorando, senza incentivi non c’è possibilità di sviluppo della geotermia né nella ricerca né nella costruzione di nuovi impianti - spiega Loriano Fidanzi responsabile dell’Osservatorio -  La situazione socio-economica diventerebbe drammatica«.