Geotermia, i sindaci al premier Conte: "Servono misure straordinarie"

I primi cittadini delle terre del Vapore scrivono al presidente del consiglio: "Assumere misure di emergenza per derogare alle normali procedure adottate da Enel per l’affidamento di lavori, manutenzioni, appalti e forniture nel settore dell’industria geotermica"

Una centrale (archivio)

Una centrale (archivio)

Valdicecina, 9 aprile 2020 - I sindaci dei territori geotermici (Pomarance, Castelnuovo Valdicecina, Montieri, Monterotondo Marittimo, Chiusdino, Radicondoli, Monteverdi Marittimo, Arcidosso e Santa Fiora) scrivono una lettera al premier Giuseppe Conte per "per valutare la possibilità di assumere misure di emergenza per derogare alle normali procedure adottate da Enel per l’affidamento di lavori, manutenzioni, appalti e forniture nel settore dell’industria geotermica".

Un appello che, dalle terre del Vapore, viene lanciato al presidente del consiglio: "In questo difficilissimo momento, l’intera comunità nazionale si interroga sul futuro dell’economia, mentre nell’immediato si stringe attorno alle istituzioni per combattere il pericolo della diffusione  del contagio - si legge nella lettera che i sindaci hanno inviato al premier - come istituzioni locali di un vasto territorio, sede di una importante industria strategica per L’Italia, i sottoscritti sindaci, hanno, in questi giorni, mantenuto il contatto con l’imprenditoria dei rispettivi territori, rassicurando sugli intenti del Governo, già da lei espressi, di adottare misure necessarie a sostegno delle imprese, ed attivando iniziative anche dei nostri Comuni nella stessa direzione. Crediamo che per questo zona toscana che si estende nelle province di Pisa, Siena e Grosseto, sia necessario un suo diretto intervento per valutare la possibilità di assumere misure di emergenza per derogare alle normali procedure adottate da Enel per l’affidamento di lavori, manutenzioni, appalti e forniture nel settore dell’industria geotermica".

La lettera prosegue: "Poiché la produzione di energia elettrica non si è interrotta, per ovvie ragioni, e nel breve periodo si potranno riattivare lavori e investimenti, sarebbe logico che Enel, disponendo di un indotto efficiente rappresentato dalle imprese territoriali e dunque di un distretto industriale consolidato, derogasse alle proprie policy aziendali mediante un accordo con Governo, Regione Toscana e Comuni dell’area. La gran parte delle attività industriali e delle aziende di questo territorio troverebbero in questa operazione una soluzione sufficientemente solida per affrontare le criticità che necessariamente si presenteranno in linea generale nell’economia italiana ed Europea. Certi della sua sensibilità sulle questioni poste restiamo in attesa di un suo riscontro e della possibilità di concordare modalità pratiche ed operative opportune per rendere attuabili gli intenti espressi e tutelare, in tal modo, un’area territoriale strategica per la Toscana e per l’intera Nazione".