PECCIOLI - LAJATICO
Fusione Peccioli Lajatico, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la delibera per la formulazione del quesito referendario per l’istituzione del Comune di Alta Valdera. Un tema dibattuto al termine di una lunga seduta che si è tenuta nella giornata di mercoledì e che ha visto al centro la discussione sul piano dei rifiuti. Il provvedimento, illustrato in aula dal presidente della prima commissione, Giacomo Bugliani (Pd) è stato approvato a larghissima maggioranza, con 28 voti a favore (Partito democratico, Italia viva, Lega, Fratelli d’Italia) e un voto contrario (Movimento 5 stelle). Dopo il passaggio nei due consigli comunali e nel consiglio regionale adesso la parola passa ai cittadini. Quali sono i tempi? Bugliani spiega che una volta approvata la proposta di delibera da parte del consiglio il presidente avrà 30 giorni di tempo per pubblicare il decreto di indizione del referendum. Devono intercorrere poi almeno 60 giorni dalla pubblicazione del decreto alla celebrazione del referendum e deve essere pubblicizzato dai sindaci almeno 45 giorni prima delle consultazioni. Tempi serrati in vista delle prossime amministrative di primavera 2024. Il referendum è di natura prettamente consultiva, il Consiglio regionale sarebbe quindi libero di valutarne l’esito. "Se dovesse vincere il sì a Peccioli e non si tenesse conto dell’eventuale no a Lajatico – ha detto il consigliere Diego Petrucci (FdI) –, si farebbe un torto alla popolazione del Comune più piccolo. Voteremo contro a questo atto, ma ci riserviamo di presentare un atto d’indirizzo dove inviteremo il Consiglio regionale a tener conto separatamente dell’esito del voto nei due Comuni". Un punto precisato poi dal presidente Giani. "Il nuovo Comune dell’Alta Valdera avrà una funzione strategica – ha detto il governatore –. Cercherò la soluzione giuridica per distribuire i vantaggi del sistema di smaltimento dei rifiuti del Comune di Peccioli in un contesto di Comuni più larghi, perché il disagio di Palaia, Terricciola, Fauglia, Capannoli deve essere tenuto in considerazione. Quanto alla valutazione dell’esito del referendum consultivo, non abbiamo giurisprudenza univoca e la Toscana ha deciso in modi diversi in passato, ma dico già adesso che il nuovo Comune si dovrà costituire nel caso di un sì da parte di entrambe le popolazioni, mentre se prevalesse il no in uno dei due Comuni, la fusione non si dovrà fare".