"Fucini da abbattere": in campo i rappresentanti dei genitori

Ponsacco, documento della presidente d’istituto in accordo con la scuola e i rappresentanti di classe

Il nuovo progetto delle Fucini presentato dal Comune

Il nuovo progetto delle Fucini presentato dal Comune

Ponsacco, 21 gennaio 2019 - "Politica e scuola, nel senso stretto del termine, non devono essere mescolate. Ma siamo molto preoccupati». E’ questa una delle frasi chiave del lungo documento che Laura Anna Di Filippo, presidente del consiglio di istituto (eletta dai genitori), ha condiviso con i rappresentanti di classe delle Fucini e con la preside Maura Biasci.

La questione ormai è nota ma è bene riassumerla. Alcuni cittadini e il Movimento Cinque Stelle stanno intraprendendo una battaglia per impedire che la scuola Fucini – edificio firmato dall’architetto Renzo Bellucci – venga abbattuta nonostante sia stata dichiarata inagibile da più di un anno. Nel corso di questi mesi i bambini delle elementari hanno trovato accoglienza in moduli prefabbricati nel giardino delle medie mentre il Comune ha deciso abbattere le Fucini per costruirle ex novo. Alcuni cittadini privati (che hanno dato vita anche ad un flash mob) e i Grillini invece ritengono che questo sia un errore e che le Fucini debbano essere salvate per il loro valore artistico sostenendo, inoltre, che sia un errore costruire sullo stesso sito una scuola che sarebbe (fra le altre cose) anche piccola. Quindi hanno chiesto al Ministro di fermare i lavori ponendo un vincolo storico sulla struttura.

«L’inizio dei lavori – scrive la rappresentante di istituto in una lettera che in queste ore arriverà a tutte le famiglie degli alunni delle Fucini – rischia di slittare se non addirittura arrestarsi del tutto a causa della battaglia politica». «Il mio ruolo – aggiunge Di Filippo – mi impone di mettere al corrente (in base alle proiezioni delle future iscrizioni) sulle conseguenze che potrebbero derivare qualora la realizzazione della nuova scuola venisse bloccata».

Quali? «Doppio turno alla scuola secondaria (quindi alcuni alunni avrebbero lezioni il pomeriggio) e perdita delle possibilità di fare lezioni e progetti pomeridiani. Mentre, per i bambini delle Fucini, significherebbe restare nei moduli per un tempo indefinito e senza mensa. Infine i ragazzi delle medie, per un tempo indefinito, non avrebbero i laboratori». «Con la dirigente – conclude Di Filippo – siamo fortemente preoccupate anche perché la popolazione scolastica è in aumento e la costruzione della nuova scuola aveva aperto uno spiraglio di luce. Il piano condiviso dalla scuola con l’amministrazione, oggi rischia invece di essere fermato».