Il collegio pisano ha dichiarato la propria competenza sul processone uscito dall’inchiesta "Flower 2" della procura di Pisa. Ed ha sciolto anche un’altra questione preliminare importante, relativa ai testimoni della difesa: tutti ammessi. E saranno centinaia. Perché centinaia sono anche i reati fine contestati. S’è consumato così il primo duello tra accusa e difesa dopo che i legali degli imputati avevano presentato alla precedente udienza eccezioni di giurisdizione relativamente al fatto che fosse l’Italia a procedere sulla vicenda, e di competenza per territorio mettendo in discussione quindi che fosse quello di Pisa il tribunale legittimato a giudicare sulla vicenda.
Questo è il processo che vede a giudizio 19 soggetti chiamati a rispondere, a vario titolo di aver partecipato ad un’associazione a delinquere finalizzata all’abusivismo finanziario con l’aggravante della transnazionalità. L’operazione della Guardia di Finanza portò nel 2015 a sequestri per 11 milioni di euro. Alla fine delle indagini, il conto delle presunte transazioni illegali avrebbe superato i 90 milioni di euro. Per la Procura il sistema avrebbe previsto l’offerta di obbligazioni o titoli senza che gli imputati avessero il titolo necessario all’abilitazione di mediatore finanziario. Secondo gli inquirenti, un ruolo centrale nel sistema l’avrebbe svolto una società di Pontedera. A processo, a vario titolo ci sono: Walter Tommasi, 61 anni, ex presidente del Forcoli calcio; Giovanni Margotti; Mario Ausoni; Ljiljana Radjenovic; Dimitrij Gruden; Mario Bortoloso; Bruno Fara; Domenico Lanziano; Roberto Sabatini; Anna Maria Nascetti; Stefano Tomarelli; Stefano Cardinali; Paolo Bastianello; Massimo Pichetti; Sergio Ciccarella; Francesco Arcoleo; Mira Blanchet; John Anthony Trubacik. Celndariezzate tutte le udienze. Mel processo c’è una sola parte civile costituita. Il tribunale ieri ha provveduto ache a celendarizzare le udienze. Si torna in aula a ottobre per sentire gli operanti di polizia giudiziaria.
Carlo Baroni