L'auto dopo lo scontro. Il camion che si vede non è quello che ha causato l'incidente
Santa Croce sull'Arno, 16 ottobre 2018 - Appello per eventuali testimoni di un pauroso incidente accaduto lunedì 15 ottobre poco dopo le 8 in superstrada, tra le uscite di Santa Croce e San Miniato in direzione Firenze. Un camion rimorchio di colore chiaro (bianco o grigio secondo il racconto della ragazza coinvolta nello scontro) ha agganciato e trascinato per circa 250 metri la Volkswagen Polo grigia, sulla quale viaggiava la 26enne che ha vissuto alcuni interminabili momenti di terrore, e non si è fermato. La ragazza stava sorpassando il grosso veicolo quando l'autista avrebbe compiuto un'improvvisa manovra per immettersi anche lui nella corsia di sorpasso. La Polo è rimasta schiacciata tra il rimorchio e lo spartitraffico centrale della FiPiLi, agganciata al camion per alcune cetinaia di metri fino a quando, sganciatasi in mezzo a una nuvola di fumo e polvere, è rimasta di traverso sulla corsia di sorpasso. I conducenti dei veicoli che sopraggiungevano sono riusciti a frenare ed evitare altri scontri.
Uno di questi, che era dietro ad altre sei o sette macchine che seguivano la Polo, si è fermato e ha prestato soccorso alla giovane che era visibilmente sotto choc. Sul posto è intervenuta la polizia stradale di Empoli che ha ricostruito la dinamica dell'incidente sentendo la ragazza che poi è stata ricoverata al pronto soccorso di Empoli per accertamenti. Grazie al cielo non ha riportato conseguenze gravi, poteva andarle molto peggio. Ora la stessa ragazza e i suoi familiari cercano testimoni che possano rivolgersi alla polizia stradale di Empoli per fornire indicazioni utili al ritrovamento del camion. "La macchina non è più buona - dice la mamma della giovane - Un'auto nuova, di appena due anni, da buittare per colpa di un camionista che ha compiuto una manovra da incosciente. Se non si è accorto di nulla devono togliergli la patente perché è un pericolo, se invece è scappato perché si è accorto di cosa aveva fatto è un delinquente. Chiediamo a chi ha visto di fornire le informazioni più dettagliate possibile". L'automobilista che si è fermato a soccorrere la ragazza e che ha scattato le foto alla macchina incidentata non ha visto il numero di targa del camion perché quando ha visto alzarsi la nuvola di fumo e polvere ha concentrato la sua attenzione sulla macchina pensando di fermarsi ad aiutare la ragazza, mentre il camion proseguiva veloce verso Firenze.