Fatta a pezzi un’immagine della Madonna

Gesto sacrilego di ignoti a una edicola sacra in via provinciale Francesca sud. L’amarezza delle tante persone della zona devote all’icona

Migration

di Gabriele Nuti

L’immagine di una Madonna è stata staccata dall’edicola sacra dove si trovava da alcuni decenni. Strappata e buttata per terra ad alcune decine di metri di distanza. Il gravissimo atto sacrilego è stato commesso nelle scorse notti in via provinciale Francesca sud a Santa Croce, a ridosso del cavalcavia della Bretella del Cuoio, a fianco dell’ex bar Grattino. L’immagine sacra è venerata da molte persone della zona. L’amarezza e lo sconforto per quanto accaduto sono palpabili soprattutto tra alcune anziane che da sempre hanno l’immagine sacra come punto di riferimento quasi quotidiano nelle loro passeggiate o durante i loro spostamenti in bicicletta da e per il centro di Santa Croce.

Un abitante della zona, che chiede di rimanere anonimo, ha raccolto i pezzi dell’immagine strappata e sta cercando di rimetterli insieme come se fossero un puzzle. La Madonnina di via provinciale Francesca sud quasi sicuramente tornerà al suo posto. Ma chi può aver commesso un gesto del genere? A chi dava noia l’immagine sacra? Un atto vandalico o un gesto ancor più grave da parte di qualcuno contrario alla religione Cattolica? Interrogativi che al momento non hanno una risposta e chissà se l’avranno mai.

E’ certo che la fotografia cartonata della Madonna è stata strappata da qualcuno dalla piccola nicchia. Se si fosse staccata da sola sarebbe rimasta dentro l’edicola appoggiata sui due piccoli vasi di fiori. Prima dell’immagine nella stessa edicola c’era una statua della Madonna, in coccio, che fu rotta a martellate una trentina d’anni fa. Fu allora che alcune donne della zona decisero di far benedire l’immagine dall’allora proposto don Livio Costagli per riporla nella nicchia rimasta vuota. Secondo alcuni abitanti di via Francesca sud l’edicola risalirebbe a oltre centoventi anni fa e potrebbe essere stata realizzata in concomitanza con l’abitazione confinante. "Sdegno, amarezza e condanna netta", le parole del consigliere di opposizione Enzo Oliveri.