Ex dipendente lascia l’eredità al Comune

La donna è deceduta a settembre e nel testamento ha ordinato di utilizzare i suoi beni per borse di studio e giochi per i parchi pubblici

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di Ilenia Pistolesi

Un gesto generoso quanto inusuale, perché raramente un ente pubblico, in questo caso il Comune di Volterra, viene nominato in un testamento erede universale. Eppure l’ex dipendente di Palazzo dei Priori, la signora Mila Bacci, classe ‘46, morta il 17 settembre 2021, ha lasciato tutti i suoi beni al Comune. A quanto ammonta l’eredità? "Al momento non siamo ancora a conoscenza dell’intero contenuto del testamento che, come consiglio comunale, abbiamo accettato con il beneficio di inventario – risponde il sindaco Giacomo Santi – il consiglio comunale ha dato ora mandato al responsabile del settore di provvedere ad espletare la formalità dell’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario. Da quanto sappiamo con matematica certezza, il testamento impone vincoli precisi, quali la vendita della casa della defunta, che dovrà essere oggetto di inventario: il ricavato della vendita dell’appartamento è mirato all’istituzione di una o più borse di studio per gli studentipiù meritevoli delle scuole elementari, medie e superiori del Comune". Ma c’è di più: secondo le volontà testamentarie dell’ex impiegata comunale, i soldi in eredità al Comune (di cui ancora non è noto l’importo totale) dovranno essere destinati al rinnovamento ed all’implementazione dei parchi giochi esistenti nel Comune, ponendo particolare attenzione alla realizzazione di giochi dedicati ai ragazzi portatori di handicap.

"Il gesto è apprezzabile e unico – riprende il sindaco Santi – e rappresenta un atto di fiducia nei confronti dell’ente pubblico, il Comune, che è la casa di tutti i cittadini. La nostra ex dipendente,nominando il Comune come suo unico erede, ha voluto restitutire alla città, alla comunità, ciò che in vita ha realizzato grazie al suo lavoro nell’ente, a servizio di tutti. Un grande gesto di altruismo, perchè il testamento detta una precisa rotta da seguire: vendere l’appartamento in cui risiedeva Mila, e con il ricavato istituire borse di studio. Mentre la somma che ha lasciato al Comune, della quale ancora non conosciamo l’entità, sarà destinata a progetti di parchi pubblici inclusivi. Un grande moto di altruismo verso Volterra e la sua comunità".