Sarà uno dei punti al centro del prossimo consiglio comunale, in programma domani. A Peccioli si discuterà sulla soluzione presentata dall’amministrazione per affrontare la crisi energetica globale che ha comportato aumenti dei prezzi del gas e dell’energia elettrica negli ultimi mesi. E la delibera presentata prevede la creazione di comunità energetiche in grado di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili. Il Comune dell’alta Valdera segue un obiettivo ambizioso: raggiungere l’autonomia energetica per supportare la popolazione e diventare indipendente dai fornitori e dall’instabilità dei costi del mercato. Il tutto rafforzando un percorso già intrapreso, che vede già oggi il territorio vantare una lunga storia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Nel 2006, si pensò a realizzare "Un ettaro di cielo", l’impianto fotovoltaico da 1.000 Kwp in località La Fila. Impianto che, entrato in funzione nel 2008, è costituito da 5.500 pannelli fotovoltaici, monocristallini e policristallini, grazie a 198 inverters riesce a produrre oltre 1 milione di Kwh di energia elettrica, totalmente ceduta in rete. C’è poi il biogas, del quale circa il 50% è metano, che si forma dal processo di degradazione della componente organica dei rifiuti della famosa ‘discarica d’oro’ di Legoli. Intercettato da più pozzi di aspirazione omogeneamente distribuiti su tutta l’area della discarica, riesce a produrre, grazie a tre motori, complessivamente oltre 13 milioni di Kw annui di energia elettrica. In entrambi i casi, però, la quasi totalità di energia viene ceduta al gestore. Anche se Peccioli, già oggi, produce il doppio del fabbisogno di tutto il suo territorio. L’idea, continuando in questa direzione green, è quella di garantire ai cittadini l’acquisto di energia a costi minimi e incentivare la produzione di energia non inquinante da fonti rinnovabili. Per raggiungere questi obiettivi il Comune sta valutando l’uso delle comunità energetiche. Associazioni tra cittadini, attività commerciali, amministrazioni locali e piccolemedie imprese che producono, scambiano e consumano energia da fonti rinnovabili su scala locale. Peccioli, dunque, vuol trasformare ancora una volta un possibile problema, la crisi energetica globale, in un’enorme opportunità per il territorio, ovvero creare comunità energetiche sostenibili."Puntiamo a creare una comunità energetica con tre impianti fotovoltaici separati per abbattere il costo delle bollette e mettere la comunità in sicurezza rispetto al caro prezzi – spiega il sindaco Renzo Macelloni – questo significa che, producendo energia in maniera autonoma, nel nostro Comune verranno, di fatto, abbattuti i costi energetici".  Ilenia Pistolesi

Cronaca

Sarà uno dei punti al centro del prossimo consiglio comunale, in programma domani. A Peccioli si discuterà sulla soluzione presentata dall’amministrazione per affrontare la crisi energetica globale che ha comportato aumenti dei prezzi del gas e dell’energia elettrica negli ultimi mesi. E la delibera presentata prevede la creazione di comunità energetiche in grado di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili. Il Comune dell’alta Valdera segue un obiettivo ambizioso: raggiungere l’autonomia energetica per supportare la popolazione e diventare indipendente dai fornitori e dall’instabilità dei costi del mercato. Il tutto rafforzando un percorso già intrapreso, che vede già oggi il territorio vantare una lunga storia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Nel 2006, si pensò a realizzare "Un ettaro di cielo", l’impianto fotovoltaico da 1.000 Kwp in località La Fila. Impianto che, entrato in funzione nel 2008, è costituito da 5.500 pannelli fotovoltaici, monocristallini e policristallini, grazie a 198 inverters riesce a produrre oltre 1 milione di Kwh di energia elettrica, totalmente ceduta in rete. C’è poi il biogas, del quale circa il 50% è metano, che si forma dal processo di degradazione della componente organica dei rifiuti della famosa ‘discarica d’oro’ di Legoli. Intercettato da più pozzi di aspirazione omogeneamente distribuiti su tutta l’area della discarica, riesce a produrre, grazie a tre motori, complessivamente oltre 13 milioni di Kw annui di energia elettrica. In entrambi i casi, però, la quasi totalità di energia viene ceduta al gestore. Anche se Peccioli, già oggi, produce il doppio del fabbisogno di tutto il suo territorio. L’idea, continuando in questa direzione green, è quella di garantire ai cittadini l’acquisto di energia a costi minimi e incentivare la produzione di energia non inquinante da fonti rinnovabili. Per raggiungere questi obiettivi il Comune sta valutando l’uso delle comunità energetiche. Associazioni tra cittadini, attività commerciali, amministrazioni locali e piccolemedie imprese che producono, scambiano e consumano energia da fonti rinnovabili su scala locale. Peccioli, dunque, vuol trasformare ancora una volta un possibile problema, la crisi energetica globale, in un’enorme opportunità per il territorio, ovvero creare comunità energetiche sostenibili."Puntiamo a creare una comunità energetica con tre impianti fotovoltaici separati per abbattere il costo delle bollette e mettere la comunità in sicurezza rispetto al caro prezzi – spiega il sindaco Renzo Macelloni – questo significa che, producendo energia in maniera autonoma, nel nostro Comune verranno, di fatto, abbattuti i costi energetici". 
Ilenia Pistolesi

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