"Embolia polmonare, calvario per una visita"

La famiglia di un pensionato over 70 presenta un esposto all’azienda ospedaliera pisana: "Odissea per prenotare un controllo"

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Effettuare una prenotazione per un controllo post embolia polmonare? Una via Crucis, un cammino lastricato di rimpalli e telefoni che squillano a vuoto, da Volterra fino all’azienda ospedaliera universitaria pisana. Accade a un pensionato ultra 70enne residente nel Comune di Volterra, ricoverato nel 2021 al Santa Maria Maddalena per un’embolia polmonare. Ebbene i familiari, dopo che il paziente era stato preso in cura dal reparto di pneumologia dell’Aoup, hanno presentato un esposto all’azienda ospedaliera pisana per l’impossibilità di prendere un appuntamento al centro embolia polmonare, una costola dello stesso reparto pisano di pneumologia.

Cosa è accaduto? "Dopo aver provato a contattarvi telefonicamente, senza però ricevere esito positivo, e con il modulo da voi adottato per le segnalazioni che risulta inutilizzabile, mi ritrovo a segnalarvi, via email, quanto accaduto con il reparto di pneumologia dell’Aoup – si legge nell’esposto all’Urp - In sintesi, nel marzo 2021 mio padre è stato ricoverato all’ospedale di Volterra e qui fu diagnosticata un’embolia polmonare. Durante un controllo estivo via Rx, era emersa ancora la presenza di un focolaio. Il medico di base prescrisse un controllo con uno pneumologo: un’odissea per prendere un appuntamento". Insomma, alla Asl liste di attesa chiuse e impossibili per effettuare una visita pneumologica. "A questo punto il medico decise di sveltire l’iter con una richiesta a 30 giorni e a ottobre mio padre venne visitato in pneumologia a Pisa – prosegue l’esposto - Fu richiesta una Tac, effettuata nel mese di novembre ancora a Cisanello che dette esito positivo, ovvero l’embolia non c’era più".

Poi, il calvario per fare la prenotazione: "Dopo tentativi di telefonate al reparto di pneumologia di Cisanello, siamo riusciti prima di Natale a parlare con il medico che aveva prescritto la Tac. Lo stesso medico peumologo disse di far fare al medico di famiglia una prescrizione per ‘visita ambulatorio embolia polmonare in open access’. Ebbene, per effettuare questa visita, siamo stati ‘respinti’ dai Cup di Volterra e Cisanello".

Quel che lamenta la famiglia, è il fatto che nessuno dei due Cup sia stato in grado di fornire il numero di telefono giusto per prenotare la visita all’ambulatorio emobolia polmonare. "A questo punto, ci siamo rivolti direttamente al reparto di pneumologia dell’Aoup su suggerimento dell’operatore del Cup di Cisanello: in pneumologia, con toni non molto gentili – si legge ancora nell’esposto – abbiamo trovato un’adetta che non sapeva nulla e che sapeva solamente che l’ambulatorio si trovava fisicamente distaccato dal suo reparto".

Ma c’è di più: "Alla fine di questa conversazione – dice la famiglia - l’addetta del reparto di pneumologia ci ha fornito un numero di telefono che è risultato o non funzionante o non abilitato, dato che abbiamo chiamato per giorni". La famiglia quindi contatta la struttura di riabilitazione Auxilium Vitae di Volterra, in cui è presente un reparto di riabilitazione respiratoria: solamente grazie alla struttura, che ha fornito il numero di telefono esatto da chiamare all’ospedale di Cisanello, è stata prenotata la visita. Ma l’ultima beffa arriva proprio dall’Urp dell’Aoup, che ieri mattina ha risposto all’esposto: "L’open access è una modalità di prenotazione per residenti, che deve eseguire presso la pneumologia di Volterra". Ossia riprendere da capo un percorso sbagliato, perché l’ospedale di Volterra non ha un reparto di pneumologia.