Il distretto conciario certificato Emas per il prossimo triennio

A supporto scientifico delle attività del comitato c’è la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Il tavolo di distretto

Il tavolo di distretto

Santa Croce, 26 novembre 2019 - La certificazione Emas rinnovata. Si tratta di una certificazione che testimonia un prezioso percorso di evoluzione nel segno della responsabilità ambientale per il distretto conciario che è forte di 250 concerie (più l’indotto) e un fatturato annuo di due miliardi. Qui nascono la pelle e il cuoio più amati dalle case di moda del mondo. Una realtà industriale forte, appunto dell’Emas, (Eco-management and audit Scheme), strumento promosso dalla Comunità europea per incentivare e premiare l’attuazione di strategie virtuose sotto il profilo ambientale. Lo scorso luglio si era svolta con esito positivo la verifica della conformità del distretto ai parametri considerati ai fini della certificazione, nei giorni scorsi la comunicazione ufficiale, rilasciata dal Ministero dell’Ambiente attraverso Ispra: il rinnovo varrà per il prossimo triennio, fino al settembre 2022. «Questo risultato – dice il presidente del comitato promotore Emas, Aldo Gliozzi – premia l’impegno concreto che nel distretto è condiviso da pubblico e privato verso tutto quanto è riconducibile a responsabilità verso l’ambiente.

Un impegno che è frutto di un prezioso lavoro di squadra che coinvolge trasversalmente tanti attori che, in modo diverso, partecipano ad un percorso di crescita responsabile rispetto alla tematica ambientale: dalle aziende conciarie con le relative associazioni di categoria alle amministrazioni comunali del distretto, il cui apporto di sindaci, assessori e funzionari è stato prezioso al fine del raggiungimento di questo importante risultato». Il comitato promotore dell’Emas del distretto è composto da: Associazione Conciatori, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e dai Comuni di Santa Croce, Castelfranco, Fucecchio e San Miniato. A supporto scientifico delle attività del comitato c’è la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Molteplici i parametri che nel distretto sono stati monitorati ai fini dell’Emas, dagli investimenti per favorire l’evoluzione eco-compatibile di concerie e impianti industriali alle iniziative per incentivare i cittadini ad avere sensibilità verso il tema ambientale, dalle infrastrutture per ridurre sprechi e razionalizzare consumi fino alle attività di comunicazione volte a spiegare come la responsabilità ambientale si traduca in un vantaggio diffuso per l’intera collettività. «In ottica Emas – aggiunge Tiberio Daddi dell’Istituto management Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – si è proceduto ad un’analisi di contesto in cui sono stati mappati i più importanti stakeholder del distretto e identificate le loro aspettative. Diversi gli obiettivi che sono stati predisposti, dopo aver condotto un’articolata analisi settoriale con il contributo di un campione di 33 imprese che rappresentano circa 8 milioni di metri quadrati di pelle: il raggiungimento di quegli obiettivi concorre a consolidare complessivamente il distretto sotto il profilo della sostenibilità».