E’ necessario ricostruire la fiducia

Valentina

Conte

(segue dalla Prima)

Il tema dell’ambiente sta attraversando la Toscana. Basti pensare che poco più a sud sono mesi che si discute, si protesta e si contesta il rigassificatore nel mare davanti a Piombino. E che in quel tratto di terra che va da Empoli fino al Comprensorio del Cuoio e tocca Pisa lo scandalo del Keu, dei fanghi contaminati, ha minato l’ambiente e fatto esplodere il rapporto fra cittadinanza e governanti. Perché dei tanti indagati nella vicenda del Keu sono i nomi dei politici coinvolti, a cui riconosciamo la presunzione di innocenza, a suscitare lo sdegno. Come dire, coloro a cui noi diamo l’incarico di agire con onestà e rettitudine nell’interesse della comunità non possono commettere reati, tradire la fiducia, agire per altri interessi, mettere a repentaglio la salute delle persone e del territorio. La ferita è aperta e in questo clima di sfiducia è illusorio pensare che possa essere disteso un tappeto rosso a un progetto che si dice innovativo, ma che ancora non c’è. Ma ha ragione la Regione quando, con Monia Monni, sostiene di aver sempre registrato la richiesta, a gran voce, di dare risposta concreta alla carenza di impianti di riciclo e recupero in Toscana, ma che "la forza di questa richiesta permane solo fino a quando l’impianto non atterra su un territorio". Tanti i temi da affrontare: quello della salute, innanzitutto, che è prioritario. Ma anche quello della necessità di trovare soluzioni alla chiusura del ciclo dei rifiuti. C’è poi il tema politico, il botta a risposta fra l’amministrazione comunale di Empoli e la Regione, il passo indietro del Pd dell’Empolese Valdelsa, le amministrative che sembrano lontane ma che sono dietro l’angolo e la totale sfiducia nelle istituzioni. I manifestanti lo hanno detto: dopo lo scandalo Keu non ci fidiamo più. E allora diventa difficile il dialogo. Difficile credere a ciò che viene spiegato, a ciò che viene ipotizzato per il territorio. E’ tutto da ricostruire. Il Piano dei rifiuti, la bonifica dei territorio. Da che parte cominciare? Dall’analisi attenta del progetto, dall’ascolto delle persone, dalla onesta riflessione sulle valutazioni dei tecnici e degli esperti. E poi c’è da costruire la fiducia che, per dirla con Papa Wojtyla, non si acquista né con la forza né con le dichiarazioni: "la fiducia bisogna meritarla con gesti e fatti concreti".