Fiumi di droga nei nostri paesi, sgominata banda

Pontedera, la procura distrettuale chiede il rinvio a giudizio di 18 persone individuate con intercettazioni e pedinamenti

Tribunale

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Pontedera, 22 marzo 2018 - Un collaboratore è statao fondamentale per l'indagine della procura distrettuale di Firenze che ha smoninato una banda dedita allo spaccio in una vasta zona del nostro territorio. Un'indagine che non ha al centro un maxi carico, ma una fitta rete di legami e contatti con cui l'organizzazione faceva scorrere sulla stradde un fiume di droga. Ora la Procura chiede il rinvio a giudizio per un sodalizio di diciotto persone che, secondo le indagini, si erano associati tra di loro – insieme ad altre persone rimaste ignote –, per traffico di cocaina, eroina, marijuana e hashish. In particolare – secondo glio inquirenti dal pm Giulio Monferini – detenevano e vendevano la droga su più province, non solo le piazze pisane del Comprensorio del Cuoio e della Valdera dov’era l’epicentro, ma anche nei territori di Pistoia, Lucca e Firenze. C'era una cupola nell’organizzazione smantellata dalla procura fiorentina, che vedeva al vertice un albanese di 33 anni, Klodian Hisku quale dirigente e capo carismatico al quale tutti gli affiliati facevano riferimento. Con lui, altri due connazionali, completavano il livello più alto: Bledar Hisku, 26 anni e Islam Koka, 37 anni, promotori e organizzatori che materialmente ricevevano, trasportavano e distribuivano lo stupefacente direttamente o a mezzo corrieri (i cosiddetti cavallini).

Questi ultimi smerciavano tra Santa Croce,Montecatini, Quarrata, Pontedera e Cascina. C’è una mole imponente di intercettazioni telefoniche a provare l’intreccio di questo traffico che ha riversato per città e paesi un fiume di droga. In questa storia ci sono tutte le figure per di un’organizzazione capillare: c’è chi procurava e consegnava direttamente lo stupefacente, chi permetteva che gli incontri si svolgessero al proprio chiosco, chi collaborava nelle trattative. L’intero sistema è stato sgominato, appunto, con pedinamenti e appostamenti, rilievi fotografici, intercettazioni telefoniche, dichiarazioni rese da un collaboratore che ha messo le forze dell’ordine sulle tracce dei protagonisti: all’esito di tutta questa attività fecero seguito arresti e perquisizioni. IN PARTICOLARE tenendo d’occhio un locale dove si svolgevano le riunione di vertice. Per questi fatti accertati tra ottobre e dicembre 2010 il pm Monferini ha chiuso le indagini chiedendo, a vario titolo, il rinvio a giudizio di Errico D’Ambrosio, 33 anni, Klodian Hisku, 33 anni, Bledar Hisku, 35 anni, Islam Koka, 37 anni, Paolo Lazzi, 77 anni, Leonard Lukaj, 25 anni, Francesco Mammarella, 66 anni, Sajmir Molla, 27 anni, Tofik Murati, 31 anni, Roberto Natalizzi, 41 anni, Nicola Pagano, 37 anni, Florian Pemaj, 40 anni, Giovanni Pioggia, 64 anni, Denis Qorri, 38 anni, Selman Sina, 33 anni, Rimald Shega, Mentor Uka, 35 anni, Alban Xhebexhiu, 26 anni. A questi si aggiungono poisizioni stralciate o già separatamente giudicate. L’udienza preliminare definirà tutte le posizini con maggio