Dopo lo "scandalo Keu" Commissioni d’inchiesta

Il deputato della Lega Ziello ha presentato una proposta di legge alla Camera

Migration

SANTA CROCE

di Carlo Baroni

Il deputato della Lega Edoardo Ziello ha presentato una proposta di legge per istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta "sulle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata in Toscana in materia ambientale, e, in particolare, perscandagliare il rapporto tra le cosiddette ecomafie, e le loro attività illecite collegate al settore ambientale". Un’iniziativa presa dall’onorevole Ziello dopo lo scoppio dello scandalo Keu, l’inchiesta della Dda di Firenze su traffico illecito di rifiuti e corruzione che ha sconvolto il distretto industriale di Santa Croce e ne ha messo in discussione la circolarità della sua economia. Un’inchiesta con 19 indagati che "parla" di reati che avrebbero oliato una meccanismo, secondo la procura, grazie al quale scarichi indebiti sarebbero tati fatti in Usciana nelle piena consapevolezza della loro illiceità. Mentre il Keu in uscita dall’impianto Aquarno, veniva riciclato per riempimenti e sottofondi stradali nonostante, secondo le indagini, non ne fosse consentita tale modalità di recupero perché avrebbe potuto rilasciare nel suolo e nelle acque solfati, cloruro e cromo.

Il keu, secondo le indagini, veniva riciclato nell’impianto di Francesco Lerose, ritenuto dagli inquirenti in contatto con ambienti di spessore criminale della cosca Gallace, i quali avevano preso il controllo del subappalto del movimento terra per la realizzazione del quinto lotto della Srt 429 empolese: strada sulla quale sono in corso approfondimenti. Secondo il depurato del Carroccio serve "un’indagine seria e capillare".

Intanto lunedì è previsto l’insediamento della commissione regionale d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata in Toscana. "È una decisione unanime dell’ufficio di presidenza - spiega il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo - , che ha deciso che su questioni come la ricerca della legalità e della trasparenza non sia possibile alcuna divisione". L’obiettivo della commissione sarà verificare – spiega una nota – "attraverso una scrupolosa azione di indagine su quello che è di competenza regionale, se vi sono pratiche da eliminare, cambiare o migliorare e se vi sono azioni positive ulteriori, rispetto a quelle realizzate in questi anni, da valorizzare per garantire che la convivenza sociale e economica della regione Toscana sviluppi tutti gli anticorpi necessari a eliminare fin dal suo primo insorgere ogni possibile virus mafioso".