Dispersione scolastica Dal Pnrr 400mila euro

Una misura che aiuta i ragazzi nella fascia di età 12-18 anni "Così contrastiamo le povertà educative"

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VALDICECINA

Sono stati assegnati oltre 400 mila euro a tre istituti della Valdicecina, risorse che fanno parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’istruzione contro la dispersione scolastica e le povertà educative e per il superamento dei divari territoriali. L’istituto comprensivo Tabarrini ha ottenuto 78 mila euro, l’istituto tecnico superiore Niccolini ha ricevuto oltre 213 mila euro, mentre il Carducci ha strappato un finanziamento pari a 111 mila euro. Le risorse sono assegnate direttamente alle istituzioni scolastiche sulla base di precisi indicatori relativi alla dispersione e al contesto socio-economico. "Si tratta di un finanziamento consistente – dichiara Viola Luti, assessore all’istruzione di Volterra e presidente zonale della Valdicecina – Rappresenta un’opportunità importante per il territorio. Far parte di un progetto nazionale che pone l’attenzione sulle fragilità per il contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico è fondamentale per poter difendere la centralità dell’istruzione e per favorire la formazione di cittadini consapevoli. Una misura che aiuta i ragazzi, nella fascia di età 12-18 anni, che hanno difficoltà nella prosecuzione del loro percorso di studi, supportandoli attraverso progetti mirati".

I progetti scatteranno già da settembre, con l’inizio della scuola, e avranno una durata biennale: il fenomeno della dispersione scolastica ha conosciuto un’impennata durante la tempesta pandemica, scandita per gli studenti da una recisione netta con l’ambiente scolastico, e gli effetti sono dirompenti. Il Covid, infatti, ha inciso negativamente sui ragazzi. "La pandemia ha evidenziato maggiori fragilità fra gli studenti – riprende Luti – dando purtroppo vigore a una tendenza, l’abbandono scolastico, che non è venuta a galla durante l’emergenza sanitaria. Il Covid, è innegabile, ha compromesso la vita scolastica dei ragazzi, che si ritrovano più deboli, impauriti e anche i rapporti fra compagni di classe sono diventati più complessi. I ragazzi hanno subìto tutto il periodo della pandemia, dalla Dad al rientro fra i banchi di scuola. Il progetto finanziato dal Pnrr non avrà solo un ruolo riparatorio rispetto alla dispersione scolastica, ma anche preventivo".

I.P.