Delitto di Krystyna, ultime parole alla scienza

La macchina ai raggi X, caccia alle impronte digitali, esami balistici e accertamenti medico legali: periti al lavoro per chiudere il caso

ORENTANO

di Carlo Baroni

Parola alla scienza per chiudere definitivamente il "giallo" di Corte Nardi. L’auto di Francesco Lupino sotto la lente con il luminol per capire se sul mezzo ci sono tracce riferibili al cadavere di donna ritrovato nel casolare di Orentano alcune settimane fa. Ma sarà caccia anche alle impronte sul cellophane con cui era stato impacchettato e sigillato con nastro isolante.

Su quella plastica Lupino ha lasciato il segno della sue mani? O ci sono anche altre impronte digitali o tracce riferibili ad altri soggetti che potrebbero aver aiutato il tatuatore 49enne ad occultare il cadavere della ragazza dopo averla uccisa? Questo vogliono verificare gli inquirenti che hanno "cristallizzato" tutta la scena del ritrovamento. Al momento non sarebbero emerse tracce di complicità nell’uccisione e neppure – ma l’indagine è in pieno svolgimento – nella fase in cui il killer si è mosso per sbarazzarsi del corpo. Gli inquirenti, infatti, ritengono che quel corpo – l’ufficialità la darà la comparazione del Dna – sia quello di Krystyna Novak, la 29enne scomparsa dalla villetta di Orentano con cui viveva con il compagno nella notte tra il primo ed il 2 novembre scorso. E ritengono che ad ucciderla sia stato il vicino di casa, Francesco Lupino (detenuto a Prato) a cui la procura, nell’imputazione provvisoria, contesta anche la premeditazione.

Sarà effettuato anche l’esame balistico della pistola, trovata nel corso d’acqua a distanza di mezz’ora dal cadavere, e l’esame balistico anche dei corpi estranei che l’esame radiografico ha evidenziato nel cranio. Sono questi gli accertamenti tecnici che seguiranno l’esame autoptico. Il conferimento degli incarichi è fissato per domani in procura a Pisa e le operazioni procederanno già dal pomeriggio dello stesso giorno. Accertamenti tecnici i cui esiti potrebbero consentire al pubblico ministero Egidio Celano – che ha coordinato questa complessa ed articolata indagine – di chiudere il cerchio già dopo l’estate.

Sul fatto che si tratti della Novak (la famiglia della ragazza è assistita dall’avvocato Daica Rometta) i dubbi degli inquirenti sono pochi: quel che resta della ragazza – il corpo è stato trovato ampiamente mutilato dagli animali – portava al dito l’anello di fidanzamento che è stato riconosciuto da una foto. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Lupino (assistito dall’avvocato Valentina Marcucci) avrebbe sparato alla ragazza la sera stessa della sua scomparsa. L’avrebbe uccisa consumando, per la procura, una doppia vendetta: contro di lei per essersi adoperata per convincere il fidanzato, Airam Gonzalez ad uscire dagli affari illeciti messi in piedi con il tatuatore, e contro di lui che l’ascoltava.