Ex Crastan, negozi e un museo al posto dell'azienda

Pontedera, decolla il primo progetto della riconversione delle aree abbandonate

Il sindaco Simone Millozzi

Il sindaco Simone Millozzi

Pontedera, 16 febbraio 2019 - Rivoluzione urbana a Pontedera. Ieri mattina in conferenza stampa il sindaco Simone Millozzi e l’assessore ai lavori pubblici Matteo Franconi hanno presentato ciò che martedì sarà votato in consiglio comunale. Un piano che si fonda sulla riqualificazione di due zone adesso occupate da due fabbriche dismesse, da una parte la ex Crastan nel quartiere dalla stazione, dall’altra le ex fonderie Ceccanti nella frazione della Rotta. Si tratta della rigenerazione urbana, uno strumento urbanistico che permette di ridurre il consumo di suolo intervenendo su aree soggette a degrado cercando di favorire il rinnovo dei contenitori urbani, la qualità degli spazi pubblici e un recupero dei volumi esistenti. Un patto tra pubblico e privato, in pratica nel momento in cui l’immobile perde il suo ruolo iniziale i proprietari sono chiamati a fare proposte all’interno a degli scenari precisi. Questo è quello che accadrà a Pontedera.

"Un percorso tutt’altro che semplice – ha commentato Millozzi – sono contento di essere arrivato a questo punto sebbene sia praticamente alla fine del mio mandato da sindaco". Dove fino ad oggi sorge la ex fabbrica Crastan, che produceva lì caffè e surrogati, tra via Primo Maggio e la Toscoromagnola, domani ci sarà sempre la vecchia facciata dell’azienda ma dietro nascerà un museo che riepilogherà e racconterà la storia di quel luogo. Dietro un piccolo centro commerciale, fatto di negozi di vicinato. Sarà un palazzo di tre piani, ci sarà un parcheggio sotterraneo privato, al piano terra ci saranno le attività commerciali con vetrine lungo la Toscoromagnola e negli altri due piani ci saranno uffici e la parte direzionale delle attività.

Nel vecchio piano di recupero della ex Crastan era prevista un’area residenziale con la costruzione di un condominio di 11 piani. Come è stato modificato il progetto? Con una sorta di scambio, per dirla in parole povere, in pratica le attività commerciali e produttive previste per l’area del Chiesino che confina con la zona di Oltrarno di Calcinaia vengono spostate alla ex Crastan mentre la parte residenziale prevista lì spostata al Chiesino. Alle porte di Calcinaia dovrebbe infatti sorgere una zona residenziale completamente nuova con tanto di aree a verde e piste ciclabili che si andranno a collegare con la ciclopista dell’Arno che porterà in centro città.

«Tra gli interventi in programma – continua il sindaco – quello della ex Crastan è fissato come primo, i lavori potrebbero partire già entro fine anno». I numeri per l’area della ex Crastan parlano di una superficie trasferita al Chiesino di 12.290 mq, di una superficie edificabile rimanente di 4.700 mq, una piazza pubblica, un museo e 153 posti auto. L’altra novità della zona riguarda la viabilità con la creazione di un collegamento diretto tra via Pisana e via Tosco Romagnola all’altezza di via Carducci dove al momento c’è il grande cancello d’ingresso della ex fabbrica.