"Il Covid ha fatto scoprire i nostri bei sentieri"

Tante famiglie si sono riversate sulle colline per le scampagnate fuori porta nei giorni arancioni. Guida ai tesori della natura e non solo

Una foto d’archivio della Mangia...longa

Una foto d’archivio della Mangia...longa

Valdera, 2 marzo 2021 -   Spirito d’avventura e scarpe comode. E via a camminare in campagna. Le abitudini dei pontederesi, ma non solo, stanno cambiando. Niente più "struscio" e grandi folle in luoghi d’incontro o centri commerciali, la pandemia in questi mesi qualcosa di buono è riuscita a compierlo. È riuscita a far riscoprire la campagna e lo stare all’aria aperta. Complice anche il bel tempo che negli ultimi due fine settimana ha accompagnato e invogliato le passeggiate di tante famiglie lungo i luoghi verdi che si trovano a poca distanza dalle proprie abitazioni.  

Sono sempre di più infatti uomini e donne, famiglie e ragazzi che nel weekend decidono di andare alla scoperta delle nostre campagne, lungo i 63 km di sentieri naturali e vie bianche. Perché sì, Pontedera non è solo città industriale e del commercio, ma è anche terra di boschi e paesaggi mozzafiato. Dal Santuario della Madonna di Ripaia a Treggiaia, costruito nel ‘200, si vede il mare, i monti di Livorno e l’Appennino. Ma sono molti i luoghi immersi in questa campagna sconosciuti e tutti da scoprire. Anche per questo il comune e il Club Alpino Italiano di Pontedera (che conta 336 soci) hanno messo online la nuova mappa interattiva dei sentieri segnalati con segni bianchi e rossi e cartelli di legno, consultabile direttamente da cellulare. Un elemento in più per spingere i meno esperti e le nuove generazioni a conoscere il proprio territorio. "Abbiamo avuto una risposta onestamente inaspettata, non ci aspettavamo che così tante persone si riversassero in campagna – ha detto Mauro Giovannini, presidente del Cai di Pontedera – questo ci riempie di soddisfazione. Molte persone si affacciano per la prima volta ai percorsi in campagna, percorrono 4-5 km e poi rientrano per poi tornarci dopo un po’ di tempo. Il nostro è un territorio ricco di storia, penso alle Marginette tipiche delle nostre zone, ce ne sono una decina sparse, dove le spose usavano portare i loro fiori d’arancio, e poi gli storici casolari di campagna tutti da scoprire. Quindi i bellissimi abitanti di questi boschi come caprioli, volpi o cerbiatti, animali che si fanno avvicinare e riescono sempre ad affascinare i più piccoli. In tanti poi sono attratti dai suoi frutti, dai funghi alle erbe di campo e le castagne fino agli asparagi a seconda delle stagioni".  

Non solo percorsi attorno a laghi o lungo i fiumi, è sempre più gettonata anche l’avventura nei sentieri collinari, questi facilmente fruibili e percorribili anche dai meno esperti. Una piccola testimonianza di questa tendenza arriva anche dal bar di piazza Malaspina a Montecastello che soprattutto in questi weekend di bella stagione dà ristoro a molti escursionisti e camminatori. Ma cosa è molto importante della frequentazione del territorio è la propria salvaguardia. «La fruizione del territorio è importante per segnalare gli abusi – spiega Giovannini – il più comune è l’abbandono dei rifiuti ma anche di smottamenti o alberi caduti sui sentieri che intralciano il percorso o i corsi d’acqua". Famiglie con bambini, coppie e gruppetti di amici possono quindi godersi appieno anche la parte più verde della propria città tra boschi, laghi e corsi d’acqua. Un modo per fare attività fisica, immergersi nella natura ed esplorare una campagna così vicina ma spesso sconosciuta.