Concerie certificate anti-Covid: la lista si allunga Dopo il primato nazionale di Incas, nuove adesioni

Dopo Incas di Castelfranco, che è stata la prima in Italia, si allunga la lista delle aziende certificate anti Covid-19. Sono otto – si apprende dal magazine La Conceria – le aziende che hanno ottenuto la certificazione sviluppata e promossa da Icec, l’istituto di certificazione specializzato esclusivamente nell’ambito dell’area pelle. A Incas, Sciarada e Anaconda si aggiungono, dunque, Nuti Ivo, Superior, Carasco, Galileo e Ellegi Pellami.

La certificazione è su base volontaria. In altre parole, ogni impresa può sottoporre a verifica il protocollo aziendale adottato, che sia quello siglato da Unic – Concerie Italiane con i sindacati di riferimento, quello di Confindustria o uno sviluppato con i propri consulenti. Solo chi segue il protocollo Unic, però – precisa il magazine – al termine del percorso di certificazione "potrà fregiarsi oltreché del bollino Icec, anche di quello dell’associazione della concia italiana. Il mondo conciario sta attraversando una fase delicatissima, e allo stesso tempo imporante dopo gli effetti del lockdown imposto dalla pendemia. E molte sono le iniziative per sostenere e rilanciare tutta la filiera della pelle. Anche perché le aziende vogliono dimostrare di essere attive nonostante il momento di sofferenza. Vogliono dimostrare di esserci, di crederci, di combattere. E gli occhi sono puntati sulla prossima Lineapelle in versione smart a settembre.