Caso home restaurant: "Non facciamo concorrenza sleale"

Montopoli, dura replica al Comune che ha deciso di fare appello alla sentenza del giudice di pace di San Miniato

Un ristorante

Un ristorante

Montopoli, 23 gennaio 2020 - Sul caso dell’home restaurant di Montopoli che ha vinto la causa davanti il giudice di pace di San Miniato – multato dai vigili per non aver presentato la Scia – arriva la replica all’amministrazione che ha annunciato appello: «L’home restaurant è un’attività che non soggiace alla normativa prevista per la ristorazione classica, avendo caratteristiche proprie e distinte. In ogni caso questo non esclude che gli home restaurant, costituendo punti di interesse rilevanti sul territorio, siano soggetti a controllo della autorità di pubblica sicurezza e non siano “attività sommersa”», spiega Gaetano Campolo. In conclusione da homerestauranthotel.it si sottolinea che: «Grazie alla tutela riconosciuta a ciascuno dall’articolo 41 della Costituzione, se un’attività economica non è ancora coperta da una fonte avente rango di legge ordinaria, questa situazione di vuoto normativo non si traduce automaticamente in un divieto di poter avviare tale attività. Non è concorrenza sleale». «Ci sorprendiamo di come le istituzioni perseverino in attacchi e rilascino dichiarazioni infondate – aggiunge Campolo – toccando profili dell’attività di home restaurant su cui si sono già espresse chiaramente autorità».