Case ex Enel a prezzi stracciati ma comunque invendute

Larderello, nel villaggio geotermico venti appartamenti ancora vuoti. Nuove soluzioni allo studio

Il villaggio ex Enel di Larderello, 20 case sono rimaste invendute

Il villaggio ex Enel di Larderello, 20 case sono rimaste invendute

Larderello (Pisa), 12 agosto 2017 - La rinascita del villaggio geotermico di Larderello passa anche dal sociale e si aprono nuove possibilità per il riutilizzo delle case di proprietà dell’Enel a scopo imprenditoriale e a condizioni sempre più vantaggiose. L’amministrazione comunale di Pomarance ha infatti avviato un dialogo con l’azienda elettrica per il recupero degli ultimi appartamenti vuoti: sono circa una ventina quelli rimasti invenduti al termine del progetto ‘Rivivere Larderello’ avviato nel 2010, con le ultime case messe in vendita a cifre bassissime tra i 17mila e gli 88mila euro a seconda della metratura. Quelli che una volta erano gli alloggi dei numerosi occupati in geotermia rimasti vuoti, potrebbero presto essere usati per attività sociali. Si pensa all’edilizia popolare, ad appartamenti per il ‘Dopo di noi’ destinati alle persone con disabilità, a progetti di associazioni, con Enel che metterebbe le case a disposizione del Comune o di realtà del terzo settore con prezzi a buon mercato.

"In questi anni sono stati venduti e occupati quasi tutti gli immobili con le tre tranche del progetto Rivivere Larderello che ha visto da parte di Enel un investimento di 7 milioni di euro sulle infrastrutture e l’impegno importante del Comune per completare servizi come il teleriscaldamento – spiega il sindaco Loris Martignoni – Adesso stiamo lavorando per trovare con l’azienda una soluzione di riutilizzo compatibile per recuperare anche gli ultimi rimasti, con possibilità di sviluppo in vari campi".

Tra le ipotesi, oltre agli usi sociali, anche quella di attrarre imprenditori disposti ad acquistare gli appartamenti a prezzi bassissimi, per poi ristrutturarli e metterli sul mercato. Enel farà in queste settimane un censimento e una stima, poi a settembre ci sarà un nuovo incontro con il Comune per definire il progetto.

"C’è la disponibilità dell’azienda a considerare, oltre allo sviluppo imprenditoriale, anche progetti sociali – aggiunge Martignoni – Sono immobili, sia nella parte vecchia di Larderello che in quella nuova progettata da Michelucci, che devono essere recuperati perché senza un intervento in tempi brevi si rischia di perderli definitivamente e di avere un degrado che poi inficerebbe il lavoro fatto fin qui per il rilancio di Larderello".