Carne avariata nelle mense, l’inchiesta si allarga

Dalla Valdera al Cuoio i sindaci rassicurano: «Situazione sotto controllo»

L’inchiesta carne avariata

L’inchiesta carne avariata

Pontedera, 9 novembre 2017 - Si allarga l’inchiesta sulle carni avariate finite nelle mense che ha portato a cinque arresti. L’inchiesta non ha riguardato solo la Toscana, l’epicentro del sodalizio criminoso, ma diverse regioni italiane. Sono infatti 43 gli enti locali destinatari delle forniture alimentari irregolari: 14 in Toscana; 1 in Emilia-Romagna; 3 in Piemonte; 13 in Lombardia; 2 in Veneto; 8 nel Lazio. Ci sono poi 13 strutture militari dell’esercito italiano e dell’aeronautica militare. Nel corso dell’indagine, è stata posta sotto sequestro penale oltre mezza tonnellata di carne “destinata alle fasce piu’ deboli della popolazione, ovvero bambini e degenti di strutture ospedaliere”.

L’inchiesta ha toccato anche Valdera e zona del Cuoio, toccando principalmente i Comuni di Santa Croce, Chianni e Crespina Lorenza. Varie le presi di posizione in Valdera dei sindaci che assicurano che il cibo avariato non è arrivato nelle mense.

Domani (venerdì) su La Nazione di Pontedera altri particolari e prese di posizione sul caso Malacarne