Rsa, scoppia il caso: "Mancano infermieri"

Disagi alla Leoncini di Pontedera. Il Nursind: "Difficoltà nelle notti". La Cgil: "Pronti a manifestare davanti al palazzo comunale"

Una casa di riposo (foto d’archivio)

Una casa di riposo (foto d’archivio)

Pontedera, 12 giugno 2021 - La faccenda sta assumendo contorni di grande emergenza: prima a Volterra, dove alla Rsa Santa Chiara è stato interrotto il turno infermieristico dalle 22 alle 8 per mancanza di operatori, migrati alla Asl. E adesso la miccia scoppia anche a Pontedera, alla Rsa Leoncini, dove il copione è lo stesso: infermieri che lasciano la casa di riposo per passare sotto l’egida dell’azienda sanitaria pubblica. Una migrazione che sta mandando in tilt le Rsa, alcune delle quali rischiano di chiudere.

L’allarme arriva dalle sigle sindacali: "Il caso di Volterra si allarga ad altre Rsa con il problema della carenza di infermieri – sottolinea Nursind - e l’Rsa Leoncini di Pontedera, sprovvista di personale infermieristico, è costretta a garantire l’assistenza notturna ai pazienti con il solo personale oss, peraltro nelle improponibili condizioni di rapporto operatore/ospite di uno a 13. Infatti, sui due piani della struttura, che attualmente ospita 27 pazienti, ci saranno di notte in servizio solo due oss, uno per piano. L’assenza di infermieri di notte crea situazioni in cui gli oss si trovano in difficoltà in quanto non autorizzati a somministrare farmaci agli ospiti, con competenze limitate rispetto alla necessità di affrontare eventuali emergenze sanitarie. Non solo, ma con un solo oss a piano, come si pensa di effettuare eventuali interventi di emergenza? – si chiede Nursind - Chi assiste gli ospiti di un piano se l’oss deve andare in aiuto al collega di un altro piano? Torniamo a chiedere che l’Asl intervenga autorizzando gli infermieri disposti a dare la propria disponibilità a poter lavorare nella struttura in difficolta". Preoccupazioni che arrivano anche da Fp Cgil e già si pensa a un sit-in di protesta di fronte al Comune: "L’assemblea del personale dipendente della cooperativa Agape che opera presso la Rsa Leoncini, ha espresso profondo disagio e preoccupazione per una situazione diventata sempre più insostenibile dal punto di vista dei carichi di lavoro, che non consentono più di lavorare in modo sicuro e di dedicare agli ospiti l’assistenza e l’attenzione dovuta. La struttura, recentemente ha dovuto giocoforza eliminare l’infermiere nel turno di notte e trasferire i pazienti più critici in altre strutture. In aggiunta ai problemi di carenza di personale, la Leoncini purtroppo sconta anche un problema di prospettiva, in quanto ad inizio di quest’anno la cooperativa Agape ha formalizzato alla Sds ed alla Asl la decisione di interrompere il contratto di servizio al 30 giugno, in quanto la struttura già da tempo è in perdita, con importanti ripercussioni sui bilanci della cooperativa. Sul destino della Rsa e degli operatori nonostante l’approssimarsi della fine di giugno, ad oggi è silenzio assoluto".

Una richiesta di incontro era partita già a febbraio, ma non ha avuto riscontri. "In considerazione della gravità della situazione, l’assemblea ha dato mandato alle organizzazioni sindacali, se si renderà necessario, di programmare per i prossimi giorni un presidio davanti al Comune di Pontedera, al fine di coinvolgere le istituzioni che fino ad oggi non ci hanno ascoltato – riprende la Fp Cgil - La stragrande maggioranza delle Rsa della provincia sono allo stremo e a rischio chiusura per la grave carenza di personale infermieristico e di operatori socio sanitari. E’ urgente una task force , come già avvenuto nei mesi più critici della pandemia, attraverso la quale la Regione ha autorizzato i subentri di personale pubblico delle Asl nelle strutture esternalizzate".

I.P.