"Arriva Cannavacciuolo, un suo progetto in Valdera"

Il sindaco Mirko Bini svela l’interessamento del famoso chef star della Tv. Top secret il nome del locale. Già avviati i contatti per concludere l’affare

Antonino Cannavacciuolo

Antonino Cannavacciuolo

Terricciola (Pisa), 8 dicembre 2021 - Chef Antonino Cannavacciuolo in Valdera. È insistente la voce che farebbe uno dei cuochi italiani più famosi del momento interessato ad aprire un’attività a Terricciola, la patria del vino e delle fragole della provincia pisana. Qualcosa di più di un gossip, una notizia che passa da bocca a orecchio nel settore della ristorazione e non solo. La conferma dell’esistenza di questo interesse arriva anche dal palazzo comunale dove il sindaco Mirko Bini svela: "C’è un interessamento dello chef per un progetto proprio qui a Terriccila". Resta un segreto però tutto il resto. Si rincorrono i nomi delle realtà locali che sarebbe coinvolte nell’arrivo dello chef stellato. Terricciola è una delle piccole perle dell’enogastronomia toscana, famosa e apprezzata proprio per la bontà delle materie prime nate e cullate dalle dolci colline in cui è immerso il Comune dell’Alta Valdera.

La star televisiva, diventato celebre come giurato della cucina di Master chef, negli anni ha affiancato la professione tra i fornelli con quella di imprenditore. A partire da Villa Crespi, sulle rive del lago d’Orta, un relais moresco di fine Ottocento dove ha realizzato un ristorante con due stelle Michelin e un hotel di lusso. Poi c’è una catena di alberghi: Lacqua resort.

"Un progetto che abbraccia Nord e Sud Italia – si legge nella descrizione – per ritrovare il proprio tempo, la propria dimensione, i propri equilibri". Strutture che tracciano una mappa dal Lago d’Orta, al golfo di Sorrento, fino alla campagna di Ticciano, nell’entroterra sorrentino. Infine ci sono i bistrot, a Novara e a Torino, entrambi con una stella Michelin. In provincia di Novara esiste anche un laboratorio di alta pasticceria dello chef Cannavacciuolo, luogo dove poter dare sfogo alla creatività. Non sappiamo ancora se il progetto che lega il cuoco partenopeo a Terricciola sia inerente a una di queste attività già presenti in Italia. Nelle prossime settimane potrebbe arrivare l’ufficializzazione e soltanto allora si potrà scoprire cose bolle in pentola, nel vero senso della parola.