Muore investito, caccia al guidatore dell’auto: il pirata non si trova

Automobilista travolto, si cerca di risalire al mezzo

Il luogo dell'incidente

Il luogo dell'incidente

Santa Maria a Monte (Pisa), 27 giugno 2018 - L'ipotesi più probabile è che sia stato un camion a investire il quarantasettenne Vito Marchese all’alba di lunedì sulla provinciale 66 tra Ponticelli di Santa Maria a Monte e Capanne di Montopoli. Le indagini e le ricerche effettuate dai carabinieri della stazione di San Romano e della compagnia di San Miniato – coordinati dalla dottoressa Paola Rizzo, sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Pisa – sono indirizzate su questa strada.

Perché? Perché se Marchese fosse stato investito da un’auto, per terra sarebbe rimasto qualche coccio. Un pezzo di paraurti o di fanale o qualche altra parte della carrozzeria. Invece, sull’asfalto della provinciale 66 – ribattezzata in passato anche «Bretellina del Cuoio» – i militari dell’Arma non hanno trovato neppure un frammento riconducibile al veicolo investitore. Da qui la propensione a ricercare un mezzo più grande, un camion. Non è da escludere che Marchese sia stato agganciato con la parte posteriore di un camion o, più probabilmente, con la parte più esterna di un rimorchio mentre si aggirava intorno alla sua Fiat Punto bianca che pare avesse avuto un problema alla marmitta. Se così fosse potrebbe anche essere plausibile che il conducente del camion non si sia accorto di aver investito il quarantasettenne originario di Cecina e abitante a Galleno, nel comune di Fucecchio.

Le indagini dei carabinieri, al momento, non hanno portato ad alcun risultato. I militari continuano a visionare le immagini di videosorveglianza pubbliche e private della zona. E’ possibile che il camion, che viaggiava in direzione di Capanne, abbia transitato dalla Francesca Bis, dalla rotatoria della Coop di Ponticelli per proseguire sulla «Bretellina» verso lo svincolo della FiPiLi. Marchese aveva fermato l’auto nei pressi di una piazzola resa inaccessibile perché in passato trasformata in discarica abusiva. Stava andando al lavoro, al magazzino Conad in via Romanina, dove avrebbe dovuto scaricare il camion col quale era arrivato sabato scorso, e forse doveva controllare un problema alla marmitta. Nell’impatto è stato sbalzato di dieci metri. Oggi dovrebbe essere eseguita l’autopsia a Pisa.

g. n.