Cameriera ubriaca picchia medici e carabinieri

La donna continua a bere anche ai domiciliari tanto che non è stato possibile processarla

Carabinieri (foto repertorio)

Carabinieri (foto repertorio)

Pontedera, 3 settembre 2019 - Tanto era ubriaca che non è stato possibile processarla. E il pubblico ministero Aldo Mantovani, da quanto si apprende, ne ha disposto la scarcerazione e nei prossimi giorni sarà fissata una nuova udienza. Invece la donna, una 30enne, di professione cameriera, residente in Valdera, avrebbe dovuto comparire davanti il giudice monocratico del tribunale di Pisa per il rito direttissimo dove rispondere di evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Una vicenda, questa, iniziata nella notte tra sabato e domenica quando la giovane si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale «Lotti» di Pontedera, e anche in quel caso aveva assunto molto alcol. Alla vista dei medici e degli infermieri che si stavano preoccupando di lei la 30enne ha iniziato a dare in escandescenze creando scompiglio con calci e pugni al punto che sono stati chiamati i carabinieri.

La pattuglia della compagnia di Pontedera che è arrivata sul posto ha dovuto faticare non poco per contenerla, perché la donna ha iniziato ad inveire anche contro i militari agitando mani e piedi. Così è stata portata a casa in regime arresti domiciliari.

Nella serata di domenica questa, nuovamente ubriaca, è salita in macchina si è messa a fare giri per il paese dove risiede, creando confusione, inveendo contro i passanti e quindi generando momenti di scompiglio. Nuovamente intervenuti i carabinieri hanno riportato la 30enne al pronto soccorso di Pontedera, l’hanno piantonata e una volta terminate le cure del caso, attorno alle 4,30 del mattino l’hanno riportata a casa per presentarsi poi tre ore dopo a riprenderla in quanto, appunto, avrebbe dovuto comparire davanti al giudice. Ma anche in questo caso la cameriera era in un forte stato confusionale, presumibilmente causato da nuova assunzione di alcol. La donna che vive da sola, quindi, ai militari è apparsa in uno stato incompatibile con il processo. Da qui la scarcerazione e la fissazione di nuova udienza. Magari dopo opportune cure che l’aiutino a superare questa fase di disagio annegato nell’alcol.

C. B.