La banda, secondo quanto ricostruito, si sarebbe mossa con auto noleggiate per sviare le indagini. L’autista, ritengono gli investigatori, lasciava i complici in strade isolate e li aspettava con motore acceso, mantenendosi in costante contatto radio tramite portatili per avvisarli dell’eventuale arrivo di pattuglie. I ladri si sarebbero intrufolati nelle abitazioni forzando le porte con attrezzi da scasso: smerigliatrici, martelli di grosso calibro, cacciavite. Una banda che si muoveva – secondo l’osservazione degli investigatori - con una straordinaria capacità organizzativa e con un modus operandi consolidato: strategia studiata, azioni efficaci e rapide. Un gruppo capace di muoversi rapidamente sul territorio; cosa che ha dimostrato di saper fare cercando anche – con il frequente cambio di veicoli - di nascondere le tracce dei movimenti. Anche nell’auto, perquisita accuratamente dopo il fermo, è stata trovata merce, ritenuta provento di delitto come orologi, oggetti in oro, denaro contante, cellulari e anche sterline inglesi.
C. B.