Prendevano il bus per spostarsi e fare furti, in 12 in manette

Colpi in mezza Toscana: anche a Pontedera, San Miniato, Santa Croce e Calcinaia

Squadra Mobile

Squadra Mobile

Pontedera, 13 febbraio 2019 - «Rircordati la torcia e delle forbici». Iniziava così la serata la setaccio delle abitazioni da parte di una banda di giovani albanesi che pendolari dei furti lo erano davvero: non utilizzavano mai auto, ma andavano a ‘razziare’ spostandosi in treno o in autobus, parzialmente travisati e con guanti sempre calzati, cercando di lasciare così meno tracce possibili del loro passaggio. Tra i colpi in mezza Toscana – sono 29 gli episodi che vengono contestati – 8 riguardano la nostra zona. Il 23 luglio e il 19 agosto scorso i colpi sono a Pontedera: cellulari, denaro contante e preziosi, spariscono da tre abitazioni, in un caso forzando una finestra; sempre a Pontedera finiscono nel mirino cellulare, chiavi di una macchina, soldi e fede nuziale nella casa di una cittadina straniera. Il 30 agosto, l’8, il 9 e l’11 settembre i ladri albanesi sono a San Miniato, una delle zona che ricorre più volte negli spostamenti e nella messa in pratica dei furti: soldi, carte di credito, ancora cellulari – e stavolta anche un Fiat Punto – sono il bottino di tre abitazioni del primo dei quattro giorni; poi ancora una macchina, sempre una Fiat Punto, il giorno successivo rubandola dallo stallo stradale dove si trovava parcheggiata; e ancora il giorno seguente: soldi, occhiali e un orologio Citizen finiscono nella tasche dei ladri dopo che questi hanno passato al setaccio una casa a San Miniato, di note e dopo aver forzato una finestra; quindi in tre – e siamo al quarto giorno – mettono in atto uno dei colpi più importanti del palmare della banda finita nella rete delle indagini: entrano nella casa di un professionista, trovano un cellulare ma soprattutto prendono le chiavi di una costosa Mercedes e si danno alla fuga.  Auto di grossa cilindrata, poi ritrovata in quello che, secondo gli inquirenti, era una sorta di deposito dei mezzo rubati che la banda aveva nel fiorentino. Il 18 settembre, sempre dell’anno scorso, sono a Santa Croce: qui l’episodio, a carico di un soggetto, è quello delle ricettazioni di un cellulare; nello stesso giorno è un altro a finire nei guai per ricettazione di un cellulare e siamo a Calcinaia. Sempre la ricettazione, accertata a Firenze, riguarda oggetti provento di furti commessi a San Miniato (cellulare e navigatore satellitare) e Pontedera (anelli, ciondoli, una fede e orecchini). Pedinamenti, intercettazioni e un’attività investigativa capillare e complessa, hanno portato all’arresto da parte della Squadra mobile di Firenze di dodici uomini di origine albanese, di età compresa tra i 20 e i 47 anni. L’accusa è quella di far parte di una banda specializzata in furti in appartamento. Undici sono finiti in manette in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Gianluca Mancuso, per uno è stata disposta la misura dei domiciliari. I furti, nella quasi totalità dei casi, si sono verificati alla presenza delle ignare vittime. Prima di entrare in azione, secondo quanto ricostruito dalle indagini, spegnevano sempre i telefoni oppure, per depistare gli investigatori, li lasciavano accesi in un’abitazione di fortuna.