A Capo Nord in sella al Bravo Piaggio

L’avventura di una giovane coppia. Il via dal Museo Piaggio

I due motorini pronti a percorrere circa 9mila chilometri

I due motorini pronti a percorrere circa 9mila chilometri

Pontedera, 28 luglio 2019 - Un'altra avventura per lo storico Bravo della casa Piaggio che questa volta parte alla volta di Capo Nord. Non molto tempo fa, anzi per la precisione lo scorso marzo, due toscani, Dario Sbrana e Matteo Mellini, in sella a un Ciao e un Bravo hanno intrapreso un viaggio di oltre 1.200 km per arrivare a Barcellona. Impresa indubbiamente impegnativa e allo stesso tempo ricca di tante soddisfazioni. Adesso è la volta di Noemi Taddei, anno 1996 di San Giuliano Terme e Dario Breschi, anno 1991 di Vecchiano, che con i loro Bravo, uno del 1982 e uno del 1984, si cimenteranno in un’esperienza ancora più tortuosa, che li vedrà partire dalla città di Dario per arrivare fino a Capo Nord. Un viaggio di circa 9.000 km tra andata e ritorno che la giovane coppia appassionata di due ruote Piaggio ha iniziato stamattina alle 7 e che terminerà, se tutto va secondo i piani, tra 18 giorni (più due di scarto). Il programma è quello di percorrere circa 250 km al giorno.

Dopo la prima tappa a Verona, i ragazzi procederanno verso il Brennero attraversando l’Austria, dove troveranno un loro amico che li scorterà fino alla Germania. Dopo Augusta, faranno sosta in diverse città della Germania fino a Rostock, poi prenderanno un traghetto per la Svezia e da lì percorrendola tutta giungeranno a Capo Nord in Norvegia. Dario e Noemi hanno già fatto qualche viaggio in sella alle loro Vespa, ma finora si erano limitati a gite nell’arco di 400-500 km.

Questa è sicuramente una sfida molto più ambiziosa. D’altronde Capo Nord è da sempre una delle mete più ambite per gli amanti delle ruote, come è accaduto per l’aretino Luca Guerrini, per il trevigiano Nicola Magoga e tanti altri motociclisti che hanno visto in questa favolosa terra del nord un sogno da realizzare. Alla domanda «come è venuta fuori l’idea di questo viaggio» i ragazzi ci hanno raccontato che un loro amico aveva già tentato l’impresa, ma a causa di un guasto sul suo bravo si era dovuto fermare a 200 km dall’arrivo, così aveva proposto a Dario di fargli da scorta per un nuovo viaggio, ma Noemi cogliendo la palla al balzo ha detto «Bella idea! Bisogna organizzare tutto bene e con calma. Il viaggio si fa, ma andiamo io e te!».

Così sono iniziati tutti preparativi. Dei motorini, come ci ha raccontato anche Alberto Menciassi, presidente del Vespa Club di Pisa, se ne è occupato Dario che da meccanico non ha avuto grandi difficoltà a prepararli a questa esperienza. Ad aiutarlo comunque sono intervenuti anche altri soci della zona che con qualche accorgimento, come l’aggiunta del secondo serbatoio, l’aumento di cilindrata, il cambio degli ammortizzatori e altre piccole modifiche hanno preparato al meglio i due piccoli di casa Piaggio.

«Un’avventura nell’avventura» ha sottolineato Alessandro Veroscelli, consigliere regionale della FMI (Federazione Motociclisti Italiani) esaltando l’impresa dei due giovani, che, tranne un supporto in Italia e in Austria, viaggeranno da soli fino a destinazione.