L'incubo in vacanza: incidente in piscina, ansia per il piccolo in coma al Meyer

Gravissimo il bambino di tre anni e mezzo salvato dal fondo della vasca da un turista belga

La piscina messa sotto sequestro per le indagini del caso

La piscina messa sotto sequestro per le indagini del caso

Volterra, 28 agosto 2019 - Tre minuti. Anche il tempo più breve, quell’insignificante frazione di secondo, diventa l’attimo più lungo e può trasformarsi nella sequenza più terribile. Tre minuti, dicevamo, perché è questo l’intervallo-incubo in cui è piombata l’esistenza di Ferdinand, il bambino tedesco di 3 anni e mezzo: il piccolo è rimasto per 180 secondi interminabili, pericolosi, nel fondale della piscina di una struttura ricettiva nel Comune di Volterra.

Forse si è buttato in acqua? O magari è scivolato ed è precipitato nella piscina? Nessuno, durante l’afoso pomeriggio di relax a bordo vasca al Tuscany Forever - il residence da sogno incastonato in una collina non lontana da Saline, in cui il piccolo era in vacanza con i genitori (lui 37 anni, lei 36 anni) e con la sorella maggiore - si è accorto della presenza del bimbo nella zona della piscina, abbracciata da una fila di case vacanza in stile rustico.

Un turista arrivato dal Belgio si è tuffato per un bagno, è andato sott’acqua ad occhi aperti ed ha scorto il corpicino nel fondale. Quel che sappiamo, per certo, è che Ferdinand è schizzato nella vasca poco prima delle 17 di lunedì 26 agosto (i soccorsi si sono precipitati sul posto alle 17 spaccate), per poi precipitare nel fondale dello specchio d’acqua della struttura ricettiva, che misura un metro e 60 cm di altezza.

Tre minuti, spaventosi e infiniti: Ferdinand si trova ancora ricoverato, in gravi condizioni, nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. La prima Tac risulta negativa, le condizioni sembrano stabili, ma per capire se quella permanenza in acqua ha comportato danni neurologici, ci sarà ancora da aspettare almeno un’altra settimana.

Insomma, il bimbo tedesco non è ancora fuori pericolo. Ma la cornice dei fatti in cui è maturato l’incubo, per il piccolo e per i suoi genitori, ieri ha iniziato a prendere una forma più cristallina: il bimbo sarebbe sgusciato dall’appartamento preso in affitto per le vacanze dai genitori (che si trova ad una manciata di metri dalla piscina), mentre la mamma riposava. E’ bastato un attimo: la voglia di buttarsi in acqua, forse, e quel momento di gioia è diventato il peggiore degli incubi.

E’ stato un turista belga, come dicevamo, che si è tuffato nella piscina, a scrutare quel piccolo fagotto nel fondale. Lo ha acciuffato per un piede e lo ha riportato a galla, facendo scattare l’allarme: un dentista ed un altro medico (entrambi in vacanza nella struttura) hanno immediatamente soccorso il piccolo, facendo uscire l’acqua che aveva ingerito. Poi l’arrivo del 118: il medico ha immediatamente «aspirato» e ventilato il piccino ed ha provveduto a inserire delle flebo riscaldate, ma la situazione è apparsa piuttosto disperata. Pegaso è atterrato nella struttura ricettiva in pochissimi minuti ed ha trasferito il piccolo, con la mamma a bordo, al Meyer di Firenze.

Nessuno, in questo angolo di paradiso terrestre che si è fatto inferno, ha voglia di parlare: qualche turista, lunedì mattina, si è avvicinato allo specchio d’acqua messo sotto sigilli. La vita in vacanza va avanti, ma con uno spirito diverso. Perché tutti adesso incrociano le dita per il piccolo guerriero che sta combattendo dal lettino di un ospedale. I genitori, non ancora ascoltati dai carabinieri, lottano con tutte le loro forze accanto al piccoletto, senza lasciarlo neppure per un minuto. Sul caso è stata aperta un’inchiesta, come da prassi, da parte della Procura, e le indagini sono state affidate ai carabinieri del comando di Volterra.