Anziana picchiata e rapinata in casa: scompenso cardiaco per la paura

Pontedera, l’aggressione tra le 19.30 e le 20 di lunedì

Carabinieri

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Pontedera, 17 febbraio 2021 - Immobilizzata , strattonata, buttata per terra da tre banditi che hanno fatto irruzione nella sua casa in via Venezia, nel quartiere signorile di città Giardino, a Pontedera. Vittima un’anziana di 83 anni – Giovanna Cristofani – che vive da sola. Dallo spavento ha avuto uno scompenso cardiaco ed è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cisanello.

Ora le condizioni di salute della donna vengono giudicate buone, anche se è ancora molto provata, soprattutto dal punto di vista psichico.

Lo spavento. "E’ stato terribile", ha raccontato la donna che per prima ha chiesto aiuto alla vicina di casa. Ieri ha parlato al telefono con il figlio, l’avvocato Roberto Vannucchi, e con alcuni amici e conoscenti di Pontedera. E’ chiaramente ancora sotto choc.

L’irruzione dei tre malviventi è avvenuta lunedì sera poco prima delle 20 nella villetta di via Venezia dove l’ottantatreenne vive da sola dopo la morte del marito avvenuta lo scorso anno. Oltre al figlio, ha due figlie che vivono a Milano e in Germania. Per questo motivo la prima persona a cui l’anziana si è rivolta è stata la vicina di casa che ha immediatamente avvertito il figlio, che si è precipitato a casa della mamma, e telefonato al 112. Le pattuglie dei carabinieri sono arrivate in pochissimo tempo in via Venezia per efettuare i rilievi di legge e per cercare di dare avvio subito alle indagini e alle ricerche dei tre banditi.

Secondo il racconto della rapinata avrebbero parlato tra loro con accento dell’est Europa. Sono entrati nella casa passando da una porta secondaria. L’anziana se li è visti piombare alle spalle. L’hanno strattonata e immobilizzata e butatta per terra. Nei concitati primi momenti dell’aggressione le hanno fatto male alle braccia e alle gambe, ma è chiaro che tre uomini, presumibilmente giovani, non hanno avuto particolari problemi a bloccare una donna di 83 anni anche se ha cercato con tutte le sue forze di reagire e di evitare che le facessero del male e le portassero via i ricordi di tutta la vita.

Dopo qualche terribile e interminabile minuto, i tre sono scappati portando via soldi e gioielli. Il valore della refurtiva non è stato ancora quantificato perché la donna, subito dopo che i tre erano scappati, è stata soccorsa dal 118 e trasportata in codice giallo all’ospedale di Pontedera.

Per lo spavento più che per le conseguenze dell’aggressione subita in casa. Spavento che le ha provocato, come detto, lo scompenso cardiaco. Per questo motivo, essendo ancora ricoverata, non ha potuto quantificare in una dettagliata denuncia ai carabinieri la refurtiva e il valore.

"Ho visto mia madre dieci minuti quando era al pronto soccorso di Pontedera e prima che la trasferissero all’ospedale di Cisanello dove si trova tutt’ora in terapia intensiva – dice il figlio Roberto – Mia mamma si è vista arriivare in casa quei tre uomini con i volti mezzi travisati da cappelli e paracolli. L’hanno legata e buttata per terra anche se lei ha cercato di reagire. Hanno portato via gioielli e soldi. Ho chiesto a mia mamma dove tenesse le sue cose, sono andato a verificare e non ci sono. Ma per fare un calcolo preciso del valore della refurtiva e di cosa i tre sono riusciti a portare via bisogna aspettare che mia mamma torni a casa. La rapina ha avuto luogo poco dopo le 19,30, ora in cui un’amica di mia madre è andata via per tornare a casa a cena. Nelle dichiarazioni rese ai carabinieri mia mamma è stata precisa. Si trattava di tre uomini dall’accento tipicamente dell’est Europa, dei Balcani. Fisicamente si rimetterà, ne sono certo. Ma è provata dal punto di vista psichico".