Anfiteatro, la galleria svela altre sorprese

Gli scavi della “scoperta del secolo“ regalano altre novità: segni di bivacchi e fuochi quando la struttura era ormai in abbandono

di Ilenia Pistolesi

L’ingresso della grande galleria sotterranea dell’anfiteatro consegna altre soprese agli archeologi: dopo il rinvenimento della soglia del primo gradino e di altri tre gradini che conducevano direttamente nella bocca del tunnel che serviva come snodo di smistamento del pubblico, adesso ecco spuntare i resti di un fuoco.

E’ stato infatti rinvenuto un pianerottolo ben costruito sul quale era stato posto in opera un focolare nel momento in cui il monumento aveva già lasciato dietro di sé il fascino dei grandi spettacoli nell’arena.

"Sicuramente questo focolare, come altri rinvenuti, aveva scopi diversi da quelli dell’utilizzo del monumento e era coperto da sabbia. Abbiamo scavato ritrovando il punto di fuoco vero e proprio e si possono notare le strutture a secco, pietre su due ordini preparate per accendere il fuoco. Una struttura molto usata perché ci siamo ritrovati a toglierne già tre strati – spiega la direttrice scientifica dello scavo Elena Sorge – e come gli altri, sono databili a epoche in cui l’anfiteatro era già defunzionalizzato, cioè non più utilizzato. Le ipotesi possono sussurrare di fuochi accesi da qualcuno mentre stava ‘smontando’ porzioni di monumento. Sono fuochi da campo, si nota in maniera distinta ancora il colore rosso intenso e non dobbiamo dimenticare che l’arena, a un certo punto, fu messa a coltivazione perché si trovava in piano".

"La presenza di questi fuochi è testimonianza di una vita dell’anfiteatro dopo l’anfiteatro stesso. Una struttura probabilmente implosa o devastata: forse un terremoto, un crollo o un’alluvione che ne cancellò la vita", conclude Sorge.

In questi giorni i lavori si concentreranno sugli scavi delle due gallerie, non solo per codificare ancor di più il monumento, ma anche per andare a caccia di qualche indizio certo che possa dare un solco certo sull’inizio della costruzione (forse il I secolo d.C., data la somiglianza delle pietre con quelle del teatro romano), sulla committenza dell’opera, e in questo caso potrebbe trattarsi degli stessi mecenati romani che costruirono il teatro, e la parabola discendente, e sul il momento esatto in cui il monumento fu abbandonato e spogliato in parte delle proprie pietre. Intanto proseguono le visite: Intanto tornato le attese visite guidate al momunento: il 23 settembre, il 30 settembre e il 7 ottobre. e prenotazioni per accedere alle visite guidate dovranno essere fatte al consorzio turistico, chiamando il numero 0588-86099 o scrivendo a [email protected].