Al via il restauro della canonica Ma la chiesa è ormai chiusa da anni

Cantiere della diocesi nella struttura adiacente. Il complesso di Santo Stefano. con i fondi dell’otto per mille

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Ha preso il via il cantiere, nel centro storico di San Miniato, per il restauro e consolidamento del canonica adiacente alla chiesa dei santi Michele e Stefano. Un edificio che da anni era all’usura del tempo, praticamente disabitato da decenni e ormai quasi pericolante. Uno spazio, però, di grandi potenzialità. I lavori vengono fatti dalla diocesi con i fondi dell’8x1000. Il cantiere è stato allestito da poche settimane. La chiesa, invece, che fu oggetto di restauro negli anni Duemila è chiusa. Non viene aperta. Non ci sono celebrazioni. Eppure non è mai stata dimenticata dai cittadini che insistono nella zona compresa tra piazza Bonaparte e la casa di riposto: una porzione di città che un tempo era parrocchia. Non fu facile farla riaprire neppure dopo il primo restauro, quando la geografia della parrocchie era cambiata. Allora furono raccolte firme e si costituì un comitato spontaneo. E qualcosa di simile sta prendendo forma ancora oggi. Alcuni, si apprende, si stanno muovendo per far riaprire Santo Stefano, una struttura dalla grande storia – nel trecento alla chiesa era annesso un ospedale retto dai canonici regolari di Sant’Antonio Abate – che appare come "dimenticata". Anche se il ritorno all’antico splendore della canonica potrebbe riportare alla vita tutto il complesso.