Aggredito per un sorpasso: gli bloccano il furgone e lo prendono a pugni

Due uomini l’hanno bloccato fermando l’auto davanti al suo furgone. E’ successo lunedì sulla Tosco Romagnola a Montopoli

Carabinieri (foto di repertorio)

Carabinieri (foto di repertorio)

Montopoli (Pisa), 5 aprile 2023 - I lividi sul volto e la paura nel cuore. I vetri disseminati nell’abitacolo del furgone da lavoro, il sangue. Tutto questo per un sorpasso. Un normale sorpasso, senza provocazione e senza alcun gesto di quelli che fanno alterare gli automobilisti più suscettibili. Ma, evidentemente, nella reazione dei due uomini che l’altra sera hanno aggredito un sessantenne di Montopoli, mandandolo in ospedale, c’è di più. Una cattiveria, forse innata o forse scatenata da un’alterazione psico-fisica causata da alcol o droga. Sul tavolo dei carabinieri della stazione di San Romano c’è una denuncia-querela contro ignoti. Le indagini, ovviamente, sono in corso anche cercando eventuali riscontri nelle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private della zona.

Sono da poco passate le otto di sera di lunedì quando un sessantenne residente nel comune di Montopoli sta tornando a casa con il furgoncino aziendale. E’ sulla Tosco Romagnola tra Angelica e Capanne, all’altezza di via Masoria e dell’incrocio per la zona industriale di Fontanelle. Davanti a due auto, una Punto e una Mercedes nera. Decide di sorpassarle con una manovra molto tranquilla e regolare. Passa e rientra davanti alla Mercedes il cui conducente inizia a sfanalare initerrottamente. Il sessantenne non capiesce il motivo di quella reazione, ma non fa neppure in tempo a pensare troppo che si ritrova la potente berlina davanti, quasi ferma. E’ costretto a inchiodare. Dalla Mercedes scendono due uomini. Uno resta più in disparte, l’altro inizia a urlare e sbraitare con il suo accento misto tra l’italiano incerto e una lingue dell’est. Gli dice di scendere. Ma il sessantenne, impaurito, si chiude nell’abitacolo.

A un certo punto l’aggressore sferra un punto contro il finestrino che va in frantumi, prende l’uomo per il colletto e lo colpisce con alcuni pugni al volto. Lo offende urlando parole improbabili. Il sessantenne riesce a scappare e chiedere aiuto a casa. Viene raggiunto dal figlio che, vedendolo perdere molto sangue dal naso, chiede l’intervento del 112 e la centrale del 118 invia un’ambulanza. Medicato al pronto soccorso, l’aggredito viene dimesso con cinque giorni di prognosi. "Mio padre è talmente impaurito che non ricorda il volto dell’aggressore, eppure l’ha visto bene – racconta il figlio – Voleva prendere il numero di targa della Mercedes ma ha avuto paura".