Castelfranco di Sotto, 15 marzo 2014 - DOPO il «caso Peccioli» e il via libera all’ampliamento della discarica di Legoli (tra maggio e giugno entrerà in funzione), la giustizia amministrativa infligge un altro duro colpo alle aspettative dei comitati ambientalisti ed a chi li fiancheggia.

Il Consiglio di Stato si è pronunciato a favore dell’autorizzazione alla sperimentazione del pirogassificatore di Waste Recycling nel Comprensorio del Cuoio. Iniziativa, ricordiamo, che è stata al centro di una battaglia dai toni durissimi, nella quale a fianco del comitato «contro» un ruolo centrrale l’ha avuto la politica. Una battaglia che ha visto un susseguirsi di carte bollate, manifestazioni di piazza e cortei — fecero sfilare anche un carro funebre — e girotondi di prese di posizione volte anche a raccogliere i consensi. Ieri la doccia fredda. E a renderla nota ufficialmente è una nota della Waste Recycling Spa, con un breve comunicato dopo aver letto le carte con i legali che l’hanno assistita durante tutto il percorco: «L’azienda rende noto che a seguito dell’udienza del 28 gennaio scorso, il Consiglio di Stato ha depositato una sentenza che riconosce la validità dell’autorizzazione della Provincia di Pisa alla costruzione ed esercizio del pirogassificatore — si legge nel testo — e pertanto annulla le precedenti decisioni del Tar della Toscana favorevoli ai ricorsi presentati da comitato contro il pirogassificatore, Comune di Castelfranco di Sotto e del partito Rifondazione Comunista».
«La decisione del Consiglio di Stato conferma e premia l’atteggiamento paziente e trasparente con il quale Waste Recycling Spa ha sempre tenuto nella vicenda — dice Maurizio Giani, presidente di Waste Recycling — mirato a conseguire un importante risultato aziendale nel pieno rispetto delle leggi, della salute dei cittadini e dell’ambiente. Dopo le opportune riunioni tecniche ed organizzative interne, definiremo con gli enti preposti le modalità per riprendere le operazioni di collaudo e avviare definitivamente l’impianto».
TUTTO questo arriva dopo una storia lunga anni, passata attravreso un percorso partecipativo, e addirittura dopo uno show politico di Beppe Grillo. Infatti il leader del Cinque Stelle quando ancora non era uno dei più grandi partiti del Paese venne a soffiar sul fuoco della protesta a fianco del comitato guidato da Aurora Rossi, oggi candidata sindaco per Castelfranco. Nel frattempo sono passati anni. E sono stati spesi tanti soldi da una parte e dell’altra. L’impianto, frutto del progetto di Nse Industry, potrà dunque partire e Waste, renderà autonoma l’azienda di Castelfranco dal punto di vista energetico. Nel pirogassificatore — che è stato montato, tra ricorsi e carte bollate, e che ha già effettuato le prove in bianco dei collaudi — la Waste brucerà quella parte di rifiuti non pericolosi che ora deve smaltire in discarica. E da sottolineare che Waste Recycling Spa è un’azienda che serve la stragrande maggioranza delle aziende del distretto di Santa Croce, è una realtà importante a livello nazionale, e dà lavoro ad oltre 100 addetti per lo più residenti nella zona.