Pontedera, 6 febbraio 2014 - INVALIDO e senza lavoro, sopravvive grazie alla pensione minima della mamma ultra settantenne. Una storia di ordinaria follia in una Valdera massacrata dalla crisi, una storia di straordinaria insensibilità a scapito di un pontederese lasciato solo con la sua malattia. Massimiliano Sevieri ha lanciato un appello disperato (anche) dalla sua pagina Facebook e in tantissimi ieri hanno temuto il peggio, pensando che quel suo grido di dolore fosse un addio, il presagio di un gesto estremo. Ma, per fortuna non è stato così, perché nonostante la sua situazione drammatica, il 45enne continua a combattere, a sperare che qualcuno gli tenda una mano per risalire dal baratro nel quale l’ha gettato un gravissimo ictus.

«Dopo sei anni di disoccupazione, mi sono trasferito a Parma dove avevo trovato un buon posto — racconta con la voce incrinata — La mia vita stava finalmente prendendo la piega giusta quando un ictus mi ha colpito duramente». Dopo un ricovero lungo sei mesi e una dura riabilitazione che ha permesso a Massimiliano di alzarsi dalla carrozzella e riprendere a camminare con l’aiuto di una stampella, di nuovo l’incubo della disoccupazione. «Credevo che il peggio fosse passato — continua Sevieri — Invece perso il lavoro a Parma non ho trovato altri impieghi, nonostante abbia disseminato ovunque il mio curriculum. Mi è stato tolto anche l’accompagnamento, vivo con i 500 euro dell’invalidità e la pensione di mamma con un affitto da 600 euro sulle spalle. Sono costretto a chiedere prestiti ad amici e parenti per mangiare. Siamo al limite. Qualcuno ci aiuti!».
Elisa Capobianco